ATTIVITA’ DI SALAAM RAGAZZI
DELL’OLIVO-COMITATO DI MILANO
NELL’ANNO
2023
PROGETTO “SHADY” DI AFFIDO A DISTANZA CONTESTUALIZZATO
(COMPLETAMENTE
FINANZIATO DA SALAAM: 24.100 EURO, CON LE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDATARI
ITALIANI – DA GENNAIO A SETTEMBRE - LE QUOTE DA
OTTOBRE A DICEMBRE, CHE ERANO STATE BLOCCATE DALLE
BANCHE, SONO STATE INVIATE A FEBBRAIO 2024)
E’ il progetto principale di Salaam. Partner locale: associazione educativa palestinese Remedial Education Center, R.E.C., di Jabalia-Gaza.
Il progetto iniziato nel
2001, prosegue da diversi anni con 103 affidi di bambini/e ed adolescenti, residenti
tutti nel campo profughi di Jabalia. Tutte queste famiglie sono in condizioni
di vita molto precarie; in particolare i genitori sono entrambi disoccupati e il
padre è spesso deceduto o invalido o in carcere.
Il bambino/a affidato è
seguito dal REC in quanto presenta disturbi psicologici, difficoltà di apprendimento,
problemi comportamentali; spesso altri fratelli/sorelle hanno problemi simili e
sono pure loro seguiti dal REC. Le
richieste delle famiglie palestinesi per entrare nel progetto di affido sono
molto pressanti, per cui il REC attua un certo ricambio delle famiglie
beneficiarie; pertanto se una famiglia ha avuto un lieve miglioramento
economico (generalmente perché sostenuta da qualche progetto del Ministero o di
una ONG), oppure il bambino/a ha mostrato progressi scolastici, viene talvolta selezionata
un’altra famiglia.
Salaam auspica la comunicazione tra gli
affidatari italiani e il bambino/a affidato (e la sua famiglia); da alcuni anni
il REC ha attivato un sito specifico gestito da loro collaboratori che
favorisce (anche grazie alla traduzione italiano/arabo e viceversa) una
comunicazione più diretta tra i soggetti coinvolti nell’affido.
Come sapete con questo progetto
gli affidatari italiani sostengono economicamente sia direttamente la famiglia
del bambino/a affidato, sia i progetti, le attività del REC rivolte a
centinaia di bambini/e e famiglie che vivono nella parte
settentrionale della striscia di Gaza (visite
domiciliari, rapporti con le scuole, lezioni di recupero scolastico, attività
ludiche, sportive e culturali, sostegno psicologico, servizio di counseling e
incontri formativi per le famiglie, etc.).
Gli affidatari italiani sono costituiti
specialmente da nuclei famigliari, ma anche da una molteplicità di realtà:
gruppi di amici e di colleghi, classi della Scuola Primaria, centri culturali,
associazioni, sezioni locali di partiti politici e dell’ANPI, comunità religiose. Negli ultimi anni risulta sempre più
difficile mantenere lo stesso numero (103) di bambini affidati, a causa del
progressivo peggioramento delle condizioni economiche della popolazione
italiana; infatti vari affidatari non hanno potuto, a malincuore, proseguire il
loro affido perché hanno perso il lavoro o comunque si trovano in una
situazione di precarietà economica. Speriamo, con l’aiuto di tutti/e voi, di
potere proseguire questo progetto con la medesima consistenza, sapendo quanto
sia importante e significativa per le bambine, i bambini, le famiglie e gli
operatori del REC la nostra solidarietà economica, umana e politica, così come
per entrambi (italiani e palestinesi) quanto siano un arricchimento personale e
collettivo le relazioni, i confronti, gli scambi socio-culturali.
NB il direttivo di Salaam sarebbe intenzionato a proseguire il progetto di “affido a distanza contestualizzato”, ma ovviamente bisognerà valutare con il REC, al termine del massacro e distruzione in atto nella striscia di Gaza, se e come sarà possibile gestire tale progetto
ALTRI PROGETTI DEL R.E.C di Jabalia - Gaza
(COMPLETAMENTE
FINANZIATO DA SALAAM: 24.100 EURO, CON LE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDATARI
ITALIANI – DA GENNAIO A SETTEMBRE - LE QUOTE DA
OTTOBRE A DICEMBRE, CHE ERANO STATE BLOCCATE DALLE
BANCHE, SONO STATE INVIATE A FEBBRAIO 2024)
Il REC è un’associazione laica palestinese nata nel 1993 e cresciuta notevolmente nel corso degli anni (grazie anche al contributo e alla collaborazione con Salaam); organizza attività diversificate e molteplici progetti rivolti a centinaia di bambini/e, ragazzi/e, famiglie che vivono nella parte settentrionale della striscia di Gaza, ed ha anche assunto un ruolo fondamentale rispetto alla società civile palestinese.
I filoni principali del lavoro del REC
sono:
- Interventi educativi, psicologici,
sociali e di recupero scolastico rivolti a bambine/i e ragazze/i (4-17 anni)
marginalizzati che vivono in aree molto degradate (in particolare nel campo Profughi
di Jabalia).
- La promozione dei diritti di bambine/i (in particolare il diritto
all'istruzione) e la
sensibilizzazione della comunità a tale riguardo.
- Il rispetto dei diritti umani, che comprendono la
responsabilità e l'impegno per lo stato di diritto, la partecipazione e l'inclusione, la giustizia,
l'uguaglianza di genere e la non discriminazione. Il REC, oltre a portare avanti i suoi
progetti, collabora con le scuole governative e dell’UNRWA, con le istituzioni e le altre realtà di base del territorio.
AGGIORNAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL REC NELL’ANNO 2023
(report
inviato dal direttore, dr. Husam Hamdouna)
Tutti i principali progetti del REC portati avanti da diversi anni hanno carattere permanente e sono proseguiti anche nel 2023, fino a inizio ottobre, quando tutto si è bloccato per l’inizio dell’aggressione e devastazione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano:
ASILO SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO: gli alunni sono bambini di entrambi i sessi e di ogni condizione sociale, economica e cognitiva. L’obiettivo educativo consiste nella preparazione per l’iscrizione alla scuola elementare, ricorrendo a metodi di insegnamento creativi e non convenzionali, uniti ad attività extracurriculari incentrate sui diritti dei bambini e la lotta alle discriminazioni. Ci si propone di aiutare i bambini a costruire la loro personalità e di aumentare il ruolo della famiglia integrandola nel processo educativo.
SCUOLA SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO: nel corso del 2023 la scuola ha continuato la propria attività educativa in favore dei bambini e ragazzi iscritti a tutti i livelli:
· Livello
elementare (classi dalla prima alla sesta), con età da 6 a 12 anni;
· Livello
preparatorio (classi dalla settima alla nona; corrisponde grosso modo alla
nostra secondaria di primo grado, ex media inferiore), età da 13 a 15 anni;
· Livello
secondario (classi dalla decima alla dodicesima, corrisponde alle nostre
superiori), per ragazze e ragazzi da 16 a 18 anni.
Come
sempre, le classi sono state composte in modo da avere una presenza equilibrata
di entrambi i sessi e condizioni sociali, economiche e cognitive differenziate.
Il curriculum scolastico ufficiale governativo è stato affiancato alle attività
specifiche della scuola. Scopo delle attività alternative è aiutare alunne e
alunni a costruire la propria personalità, facendo in modo che possano
diventare parte attiva della società palestinese.
PROGETTO DI INCLUSIONE SCOLASTICA: rivolto a bambine e bambini con esigenze speciali in quanto portatori di handicap fisici e ritardi mentali oppure disturbi psichici e psichiatrici, che vengono aiutati a potenziare le loro capacità (Capacity building) al fine di un positivo re-inserimento scolastico e sociale.
CENTRO PER I DIRITTI DEI BAMBINI: destinato a bambini vulnerabili, con difficoltà di
apprendimento e che rischiano di essere espulsi dalla scuola perché
appartengono a famiglie emarginate. Obiettivi: garantire loro il diritto
all’istruzione, aiutandoli a formare una loro personalità e a migliorare la
loro salute mentale. Un altro obiettivo è rafforzare il ruolo della famiglia
nel sostenere i bambini a livello scolastico e comportamentale.
CENTRO PER LA FAMIGLIA: fornisce consulenze e supporto in campo
psicologico, sociale, sanitario e legale (specialmente alle donne), oltre che
sostegno economico a famiglie particolarmente disagiate. Inoltre svolge corsi
di formazione per educatrici.
SVILUPPO DEI PROGRAMMI DEL REC: finanzia la maggior parte delle spese
amministrative e di sviluppo del REC, a partire da stipendi, elettricità,
acqua, trasporti, fino alla costruzione del quarto piano dell’edifico della
scuola Salaam e a corsi di formazione teorica e pratica per futuri operatori.
PROGETTI TEMPORANEI del REC
Nel 2023 sono proseguiti o sono stati
attivati i seguenti progetti:
A
– “UN AMBIENTE FAVOREVOLE PER UN FUTURO MIGLIORE”
Il periodo di attuazione
previsto è dal 1° settembre 2022 al 30
giugno 2024. Questa fase del progetto, che corrisponde al secondo anno. prevede
le stesse attività dell’anno precendente con piccole modifiche negli argomenti.
L’implementazione del progetto è a cura dell’Asilo “Salaam”, in collaborazione
con il Gaza Mental Health Program e con il finanziamento di We Trust
Foundation.
Le principali attività sono:
-
la
formazione di 4 insegnanti donne in campo psicologico, sociale ed educativo;
-
servizi
di supporto psicologico per bambini e famiglie in stato di necessità, in
particolare quelle che hanno subito un trauma psicologico;
-
lo
svolgimento di incontri di coscientizzazione rivolti alle madri;
-
l’allestimento
di una stanza per la terapia del gioco;
-
l’organizzazione
di una giornata ricreativa per i bambini e i loro insegnanti.
B – “DONNE MEDIATRICI DI PACE E SICUREZZA IN PALESTINA”
Il
periodo di attuazione previsto è dal 1° agosto 2022 al 30 novembre 2023.
Il progetto viene svolto
dal Centro per i Diritti dei Bambini e dal Centro per la Famiglia, in
collaborazione con la Ong italiana CISS e finanziato dal Ministero italiano per
gli Affari esteri. Questa fase del progetto prevede le stesse attività
dell’anno scorso, con piccoli cambiamenti negli argomenti.
Le principali attività sono le seguenti:
1. Aspetti legali
Svolgere incontri di
sensibilizzazione sulle leggi locali e internazionali che riguardano i diritti
delle donne e dei bambini e sulla Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Fornire
consulenza legale immediata a donne, ragazze e uomini che ne abbiano necessità.
Formazione di 4
insegnanti donne che lavorano nelle scuole primarie (la scuola Salaam e una scuola
governativa) sul contenuto della Risoluzione 1325 da parte di cinque mediatrici
di ciascun centro (Centro per la Famiglia e Centro per i Diritti dei Bambini).
Le quattro insegnanti donne hanno realizzato due giornate formative con 100 studenti di ognuna delle due scuole, con lo scopo di trasmettere il contenuto della Risoluzione 1325 in maniera semplificata.
2. Aspetti psicosociali
Questa parte del progetto
prevede lo svolgimento di incontri per acquisire consapevolezza su temi
psicologici e sociali finalizzati alla valorizzazione individuale e al
rafforzamento della resilienza psicologica e sociale Inoltre, è stato fornito
counseling psicologico a donne e ragazze che ne abbiano necessità.
Cinque mediatrici di ogni
centro (centro per la famiglia e centro per i diritti dei bambini) sono state formate
sul concetto di mascolinità positiva e femminilità assertiva. Costoro poi hanno
formato sugli stessi temi quattro donne insegnanti in due scuole primarie (la
scuola Salaam e una scuola governativa). Infine, le quattro insegnanti hanno
realizzato due giornate educative con 100 studenti di ognuna delle due scuole
per valorizzare i concetti di mascolinità positiva e femminilità assertiva.
3. Conferenza in Italia
Al
termine del progetto, si sarebbe dovuta tenere una conferenza in Italia con la
partecipazione di due mediatrici del Centro per i Diritti dei Bambini e del
Centro per la Famiglia per presentare un documento sulla visione delle donne
palestinesi a proposito della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza su
donne, pace e sicurezza.
C - “TEAM!: Includere attraverso
l'innovazione tecnologica e l'educazione. Responsabilizzare le persone con
disabilità. Rendere accessibili le scuole e la formazione professionale.
Rendere indipendenti le persone con disabilità. INSIEME!" (Nuovo Progetto)
-
Durata del progetto dal 01/01/2023 al 15/07/2025
Attuazione
- REC in collaborazione con la Ong italiana Educaid finanziato da AICS
Cooperazione Italiana.
Principali
attività del REC:
1°.
Istituzione di 4 centri di risorse speciali sotto la direzione del Ministero
dell'Istruzione:
1.
Direzione della Striscia di Gaza settentrionale. 2. Direzione di Gaza Est.
3.
Direzione di Gaza Ovest. 4. Direzione
Centrale
Le
direzioni interessate dispongono di una sala risorse in ciascuna direzione che
fornisca spazio al suo interno per le attività.
2°. Analizzare il curriculum scolastico e convertirlo in contenuti digitali e non digitali
D - “PEN FRIEND” - (Nuovo Progetto)
Il progetto nasce dai
contatti tra insegnanti, operatori sociali, volontari e l’associazione Salaam
Ragazzi dell’Olivo - Comitato di Milano onlus e il REC.
Si è pensato di
offrire ai bambini di Gaza un'occasione di contatto con il mondo esterno, di
relazione con ragazzi che vivono al di là dei loro confini, per condividere
paure, rabbia, sogni, desideri e speranze.
Per i ragazzi italiani si ritiene possa essere altrettanto
formativo incontrarsi seppure a distanza con i loro coetanei gazawi e venire a
contatto con una realtà così differente per contesto politico e culturale, un
modo per conoscere la loro esperienza di vita, per aprire la mente, per
porsi delle domande, per instaurare relazioni.
Il livello scolastico interessato è quello della secondaria di
primo grado e coinvolge in
Palestina la scuola “Salaam” del REC situata a Jabalia-Gaza e in Italia l’Istituto Comprensivo G.
Cappelli di Milano (conosciuta come scuola
“Trotter”).
Nel mese
di settembre si era lavorato intensamente con gli insegnanti italiani e il REC
per confrontarsi e mettere le basi del progetto, che poi è stato approvato in
dicembre dal Consiglio d’Istituto del Trotter e avrebbe dovuto svolgersi nei
mesi da gennaio a maggio 2024. Purtroppo, il progetto ha dovuto essere sospeso.
NB- Tutti i progetti, permanenti e temporanei, compresi i nuovi progetti dell'anno 2023, sono interrotti dal 07/10/2023 a causa dell'attuale aggressione israeliana a Gaza.
SOSTEGNO di SALAAM AD ALTRE ASSOCIAZIONI PER PROGETTI IN PALESTINA
HUMAN SUPPORTERS ASSOCIATION (HSA) DI NABLUS (www.humansupporters.org) HSA è una Associazione laica palestinese, che sosteniamo da quattordici anni, impegnata in progetti (educativi, psicologici, culturali, sportivi) rivolti ai bambini e agli adolescenti della città di Nablus e dei villaggi circostanti. HSA nasce nel 2002, dopo una delle maggiori invasioni israeliane di Nablus, quando un gruppo di giovani paramedici ha pensato ai bambini e agli adolescenti che ogni giorno si trovavano di fronte ad eventi traumatici. Il loro obiettivo era quello di portare un po’ di serenità nella loro vita quotidiana, pur consentendo loro di rivendicare i propri diritti. I principali valori che HSA si propone di promuovere sono: rispetto e tolleranza, parità di genere, solidarietà, promozione dell’identità palestinese e diritti dei minori.
Dall’inizio del nostro sostegno a questa associazione
abbiamo sempre finanziato le attività del loro Summer Camp, che era rivolto a
un gruppo di 70-100 bambini/e tra gli 8 e i 13 anni del territorio di Nablus,
appartenenti alle tre religioni (musulmana, cristiana e samaritana).Anche
quest’anno gli educatori del HSA (insieme ai volontari) hanno organizzato il
Summer Camp, finanziato da Salaam. La 15°
edizione del “Living Together” si è svolta dal 11/6/2023 al 26/6/23 nella struttura
del HSA, ha coinvolto 60 bambini/ragazzi (37 femmine) tra gli 8 e i 13 anni
Attività: Ogni giorno divisi in 3 gruppi in base all’età, ruotavano nelle varie attività: artigianato, danza, giochi di gruppo, disegno, cinema, musica, etc. Inoltre, sono state organizzate: visite sul territorio (città vecchia e parco pubblico), una giornata di attività di giochi con l’acqua e una giornata in piscina.
Dal report finale risulta
che bambine/i si sono molto divertiti anche quest’anno, sono stati stimolati,
motivati ed hanno acquisito nuove competenze; le famiglie sono state molto
soddisfatte. Le attività sono state ben pianificate perché gli operatori erano
molto preparati. La giornata in piscina è stata favolosa e molto apprezzata
Gli aspetti negativi
sono stati che la sede del Summer Camp era scarsamente adeguata, ma non hanno
avuto la possibilità di utilizzare la scuola come altri anni; inoltre hanno
avuto maggiori richieste rispetto alla disponibilità, per cui purtroppo hanno
dovuto rifiutare le iscrizioni di alcune/i bimbe/i; la situazione sotto
occupazione a Nablus ha preoccupato parecchio le famiglie e le attività sono
state gestite giorno per giorno, tenendo i contatti con le famiglie.
(CONTRIBUTO DI SALAAM 3.000 euro, che ha coperto
tutti i costi del Summer Camp)
YOUTH CULTURAL FORUM è una piccola associazione di giovani volontari/e palestinesi, impegnata specialmente in progetti di emergenza, per alleviare le difficili condizioni di vita della popolazione della striscia di Gaza, provata da quattro pesanti invasioni israeliane nell’ultimo decennio. Salaam la sostiene da dieci anni, con contributi economici per alcuni dei loro progetti ed iniziative.
Nel
2023 abbiamo sostenuto i seguenti loro progetti: 1) progetto “Winter fashion for kids”
(donazione di abbigliamento invernale per i bambini) a gennaio; 2) progetto
“Ramadan Iftar” (consegna alle famiglie di cibo e giocattoli in occasione della
festa del Ramadan) a marzo; 3) progetto “School bag” (consegna di materiale
scolastico all’inizio dell’anno scolastico) ad agosto. La loro attività è rivolta alle famiglie
più povere di un quartiere molto degradato di Gaza City “Tunnel” e del villaggio
Beit Laya, vicino al confine con Israele.
(CONTRIBUTO
DI SALAAM: 2.700 euro)
PROGETTI PER IL SOSTEGNO ALLA SANITA’ PUBBLICA NELLA STRISCIA DI GAZA DELL’ ASSOCIAZIONE
NWRG (New Weapons Research Group Onlus) – www.newweapons.org, di cui è Presidente la prof.ssa Paola Manduca di Genova,
con cui collaboriamo da diversi anni.
Salaam
da oltre 8 anni contribuisce alla realizzazione dei progetti di questa Associazione,
che cerca di sostenere i Servizi Sanitari della Striscia di Gaza, sempre più
precari e in difficoltà a causa dell’assedio israeliano, che sempre più attua
un blocco della striscia impedendo, da un lato,
l’ingresso di farmaci e materiale sanitario e, dall’altro, l’uscita dei
pazienti (adulti e bambini) più gravi, i
quali necessiterebbero di cure in Cisgiordania, in Egitto o altrove, che quindi
muoiono non avendo ottenuto il permesso di uscire per i trattamenti sanitari
Nel 2023 Salaam ha inviato un contributo in occasione della campagna “Emergenza medicinali Gaza” nel mese di maggio; successivamente vari contributi per la campagna “Emergenza sanitaria a Gaza”, dopo l’ennesima pesante aggressione israeliana dell’ottobre 2023 (invio agli Ospedali di Gaza in particolare di latte per neonati, dispositivi sanitari, antibiotici e antidolorifici per curare i feriti).
(CONTRIBUTO DI SALAAM: 6.559,99 euro)
INIZIATIVE di SALAAM IN ITALIA Per fare conoscere la vita, la storia, la cultura, la situazione politica e sociale della popolazione palestinese cerchiamo di divulgare costantemente documenti, articoli, video, testimonianze, etc. e di organizzare: eventi pubblici, mostre, cineforum, presentazione libri, manifestazioni, per lo più in collaborazione con altre realtà associative milanesi e in particolare con la Comunità Palestinese di Lombardia
L’Assemblea Ordinaria
annuale dei Soci di Salaam si è svolta regolarmente il 17/4/2023, presso la sede
dell’Associazione.
- Iniziativa pubblica 4/5/23 con il giornalista Michele Giorgio e la
regista Eliana Riva per la presentazione del film/documentario “il cielo di Sabra
e Chatila” (organizzata con Pagine esteri e CSA Vittoria).
- Iniziativa pubblica 8/5/23 “Gaza: la resistenza e la resilienza
quotidiana di bambini, donne, uomini nella più grande prigione a celo aperto
del mondo” con dr. Husam Hamdouna, direttore del REC.
- Iniziativa pubblica 4/12/23 “Israele Palestina Pace Utopia necessaria”,
con vari relatori: italiani, palestinesi e israeliani pacifisti (organizzata
con Costituzione Beni Comuni e Altraeconomia).
- Iniziativa pubblica 11/12/23 a Inzago “Israele/Palestina Le ragioni del
conflitto, la speranza di una pace per due popoli” con vari relatori, oltre un
esponente di Salaam (organizzata da realtà associative e politiche del
territorio).
- Handala Film Festival 2023, proiezione con dibattito di 5 film
palestinesi settembre-ottobre 2023 (organizzato con varie altre Associazioni
milanesi pro-Palestina).
- Per la Campagna
Ponte Ben Gurion, partita nel 2022 grazie anche al contributo di Salaam, in
risposta alla mozione provocatoria presentata in consiglio comunale di Milano,
da parte del capogruppo di Forza Italia De Chirico, di intitolare a Ben Gurion
il ponte sul naviglio Martesana a Crescenzago sono stati organizzati due
incontri pubblici: il 12/3/23 al circolo ARCI Turro su Israele e università; il
10/6/23 all’ARCI Crescenzago sulla situazione in Palestina.
-
Dopo il 7 ottobre Salaam ha partecipato a tutte le manifestazioni, che si
sono svolte a Milano ogni sabato (o domenica) in sostegno alla popolazione
della striscia di Gaza e per chiedere l’immediato cessare il fuoco e di fermare
il genocidio.
-
Dal 17/10/23 Salaam ha attivato una “Raccolta Fondi per Emergenza Gaza”, che
prosegue tuttora, con la quale stiamo finanziando vari interventi (alimentari,
sanitari, assistenziali e di intrattenimento dei bambini nelle scuole dove sono
sfollati) nel nord e nel sud della Striscia di Gaza.
-
Dicembre 2023 pubblicazione su alcuni giornali quotidiani (il Manifesto e
Il Fatto Quotidiano) di un articolo/appello riguardo ai nostri bambine/i
affidate/i, che a Gaza cercano di sopravvivere sotto le bombe israeliane e dei
quali non avevamo più notizie.
Il direttivo di Salaam Ragazzi dell’Olivo-Comitato di Milano-Onlus
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ATTIVITA’ DI SALAAM RAGAZZI
DELL’OLIVO-COMITATO DI MILANO
NELL’ANNO
2022
PROGETTO “SHADY” DI AFFIDO A DISTANZA CONTESTUALIZZATO
(COMPLETAMENTE
FINANZIATO DA SALAAM: 32.130 EURO, CON LE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDATARI
ITALIANI)
E’ il progetto principale di Salaam. Partner locale: associazione
educativa palestinese Remedial Education Center, R.E.C., di Jabalia-Gaza.
Il progetto iniziato nel
2001, prosegue da diversi anni con 103 affidi di bambini/e ed adolescenti, residenti
quasi tutti nel campo profughi di Jabalia. Tutte queste famiglie sono in
condizioni di vita molto precarie; in particolare i genitori sono entrambi
disoccupati e il padre è spesso deceduto o invalido o in carcere.
Il bambino/a affidato è
seguito dal REC in quanto presenta disturbi psicologici, difficoltà di apprendimento,
problemi comportamentali; spesso altri fratelli/sorelle hanno problemi simili e
sono pure loro seguiti dal REC. Le
richieste delle famiglie palestinesi per entrare nel progetto di affido sono
molto pressanti, per cui il REC attua un certo ricambio delle famiglie
beneficiarie; pertanto se una famiglia ha avuto un lieve miglioramento
economico (generalmente perché sostenuta da qualche progetto del Ministero o di
una ONG), oppure il bambino/a ha mostrato progressi scolastici, viene talvolta selezionata
un’altra famiglia.
Salaam auspica la comunicazione tra gli
affidatari italiani e il bambino/a affidato (e la sua famiglia); da alcuni anni
il REC ha attivato un sito specifico gestito da loro collaboratori che
favorisce (anche grazie alla traduzione italiano/arabo e viceversa) una
comunicazione più diretta tra i soggetti coinvolti nell’affido.
Come sapete con questo progetto
gli affidatari italiani sostengono economicamente sia direttamente la famiglia
del bambino/a affidato, sia i progetti, le attività del REC rivolte a
centinaia di bambini/e e famiglie che vivono nella parte
settentrionale della striscia di Gaza (visite
domiciliari, rapporti con le scuole, lezioni di recupero scolastico, attività
ludiche, sportive e culturali, sostegno psicologico, servizio di counseling e
incontri formativi per le famiglie, etc..).
Gli affidatari italiani sono costituiti
specialmente da nuclei famigliari, ma anche da una molteplicità di realtà:
gruppi di amici e di colleghi, classi della Scuola Primaria, centri culturali,
associazioni, sezioni locali di partiti politici, comunità religiose. Negli ultimi anni risulta sempre più
difficile mantenere lo stesso numero (103) di bambini affidati, a causa del
progressivo peggioramento delle condizioni economiche della popolazione
italiana; infatti vari affidatari non hanno potuto, a malincuore, proseguire il
loro affido perché hanno perso il lavoro o comunque si trovano in una
situazione di precarietà economica. Speriamo, con l’aiuto di tutti/e voi, di
potere proseguire questo progetto con la medesima consistenza, sapendo quanto
sia importante e significativa per le bambine, i bambini, le famiglie e gli
operatori del REC la nostra solidarietà economica, umana e politica, così come
per entrambi (italiani e palestinesi) quanto siano un arricchimento personale e
collettivo le relazioni, i confronti, gli scambi socio-culturali.
ALTRI PROGETTI DEL R.E.C di Jabalia - Gaza
(CONTRIBUTI
DA SALAAM: 32.130 Euro, PROVENIENTI DALLE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDARI ITALIANI.
INOLTRE: 1.000 Euro dai contributi di vari socie/i
da utilizzare per situazioni di
emergenza individuate dal REC e contributo di 2.250 Euro dalla festa di matrimonio di una coppia di
amici destinato al Progetto di
“Inclusione Scolastica”)
Il REC è un’associazione laica palestinese nata nel 1993 e cresciuta notevolmente nel corso degli anni (grazie anche al contributo e alla collaborazione con Salaam); organizza attività diversificate e molteplici progetti rivolti a centinaia di bambini/e, ragazzi/e, famiglie che vivono nella parte settentrionale della striscia di Gaza, ed ha anche assunto un ruolo fondamentale rispetto alla società civile palestinese.
I filoni principali del lavoro del REC
sono:
- Interventi educativi, psicologici,
sociali e di recupero scolastico rivolti a bambine/i e ragazze/i (4-17 anni)
marginalizzati che vivono in aree molto degradate (in particolare nel campo
Profughi di Jabalia).
- La promozione dei diritti di bambine/i (in particolare il diritto
all'istruzione) e la
sensibilizzazione della comunità a tale riguardo.
- Il rispetto dei diritti umani, che comprendono la
responsabilità e l'impegno per lo stato di diritto, la partecipazione e l'inclusione, la giustizia,
l'uguaglianza e la non discriminazione. Il REC, oltre a portare avanti i suoi
progetti, collabora con le scuole governative e dell’UNRWA e con le istituzioni e le altre realtà di base del territorio.
AGGIORNAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL REC NELL’ANNO 2022
(report
inviato dal direttore, dr. Husam Hamdouna)
Tutti i principali progetti del REC portati avanti nel 2021 sono proseguiti anche nel 2022, poiché hanno carattere permanente:
- ASILO SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO: gli alunni sono bambini di entrambi i sessi e di ogni condizione sociale, economica e cognitiva. L’obiettivo educativo consiste nella preparazione per l’iscrizione alla scuola elementare, ricorrendo a metodi di insegnamento creativi e non convenzionali, uniti ad attività extracurriculari incentrate sui diritti dei bambini e la lotta alle discriminazioni. Ci si propone di aiutare i bambini a costruire la loro personalità e di aumentare il ruolo della famiglia integrandola nel processo educativo.
-
SCUOLA SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO: nel corso del 2022 la scuola ha continuato la
propria attività educativa in favore dei bambini e ragazzi iscritti a tutti i
livelli:
· Livello
elementare (classi dalla prima alla sesta), con età da 6 a 12 anni;
· Livello
preparatorio (classi dalla settima alla nona; corrisponde grosso modo alla
nostra secondaria di primo grado, ex media inferiore), età da 13 a 15 anni;
· Livello
secondario (classi dalla decima alla dodicesima, corrisponde alle nostre
superiori), per ragazze e ragazzi da 16 a 18 anni.
Come sempre, le classi sono state composte in modo
da avere una presenza equilibrata di entrambi i sessi e condizioni sociali,
economiche e cognitive differenziate. Il curriculum ufficiale governativo è
stato affiancato alle attività specifiche della scuola. Scopo delle attività
alternative è aiutare alunne e alunni a costruire la propria personalità,
facendo in modo che possano diventare parte attiva della società
palestinese.
-
PROGETTO DI INCLUSIONE SCOLASTICA: rivolto
a bambine e bambini con esigenze speciali in quanto portatori di handicap
fisici e ritardi mentali oppure disturbi psichici e psichiatrici, che vengono
aiutati a potenziare le loro capacità (Capacity building) al fine di un
positivo re-inserimento scolastico e sociale.
-
CENTRO PER I DIRITTI DEI BAMBINI: destinato a bambini vulnerabili, con difficoltà di
apprendimento e che rischiano di essere espulsi dalla scuola perché
appartengono a famiglie emarginate. Obiettivi: garantire loro il diritto
all’istruzione, aiutandoli a formare una loro personalità e a migliorare la
loro salute mentale. Un altro obiettivo è rafforzare il ruolo della famiglia
nel sostenere i bambini a livello scolastico e comportamentale.
-
CENTRO PER LA FAMIGLIA: fornisce consulenze e supporto in campo
psicologico, sociale, sanitario e legale, oltre che sostegno economico a
famiglie particolarmente disagiate. Inoltre svolge corsi di formazione per
educatrici.
-
SVILUPPO DEI PROGRAMMI DEL REC: finanzia la maggior parte delle spese
amministrative e di sviluppo del REC, a partire da stipendi, elettricità,
acqua, trasporti, fino alla costruzione del quarto piano dell’edifico della
scuola Salaam e a corsi di formazione teorica e pratica per futuri operatori.
NUOVI PROGETTI
Nel 2022 sono stati attivati i seguenti
progetti:
A – “UN AMBIENTE FAVOREVOLE PER UN FUTURO
MIGLIORE”
Il
periodo di attuazione previsto è dal 1° settembre 2022 al 30 giugno 2023, con
possibilità di rinnovo.
L’implementazione
del progetto è a cura dell’Asilo “Salaam”, in collaborazione con il Gaza Mental
Health Program e con il finanziamento di We Trust Foundation.
Le
principali attività sono:
- la formazione di 4 insegnanti donne nei campi psicologico, sociale ed educativo;
- servizi di supporto psicologico per bambini e famiglie in stato di necessità, in particolare quelle che hanno subito un trauma psicologico;
- lo
svolgimento di incontri di coscientizzazione rivolti alle madri;
- l’allestimento
di una stanza per la terapia del gioco;
- l’organizzazione
di una giornata ricreativa per i bambini e i loro insegnanti.
B
– “DONNE MEDIATRICI DI PACE E SICUREZZA IN PALESTINA”
Il
periodo di attuazione previsto è dal 20 luglio 2022 al 20 dicembre 2023.
Il
progetto viene svolto dal Centro per i Diritti dei Bambini e dal Centro per la
Famiglia, in collaborazione con la Fondazione italiana CISS e finanziato dal
Ministero italiano per gli Affari esteri.
Le
principali attività sono le seguenti:
1. Aspetti legali
Verranno
svolti incontri per incrementare la conoscenza delle leggi locali e
internazionali che riguardano i diritti delle donne e dei bambini e la
Risoluzione 1325 del Consiglio di
Sicurezza dell’ONU su Donne, pace e sicurezza, rivolti ai seguenti gruppi:
-
20
donne,
-
20
uomini,
-
20
ragazze,
-
20
bambini.
Ognuno
dei gruppi parteciperà a 5 incontri in ogni centro.
Verrà
fornita consulenza legale immediata a donne, ragazze e uomini che ne abbiano
necessità. Verranno formate sulla Risoluzione 1325 quattro donne che insegnano
in due scuole primarie (la scuola Salaam e una scuola governativa) da parte di
cinque mediatrici di ogni centro (Centro per la Famiglia e Centro per i Diritti
dei Bambini).
Infine,
le quattro insegnanti svolgeranno a loro volta due giornate formative con 100
studenti di ognuna delle due scuole, con lo scopo di trasmettere il contenuto
della Risoluzione 1325 in maniera semplificata.
2.
Aspetti psicologici
Questa
parte del progetto prevede lo svolgimento di incontri per acquisire
consapevolezza su temi psicologici e sociali finalizzati alla valorizzazione
individuale e al rafforzamento della resilienza psicologica e sociale. Verranno
organizzati 8 incontri per ogni centro con la partecipazione di 20 donne; 4
incontri per ogni centro con 20 ragazze e 5 incontri per ogni centro con
bambini.
Inoltre,
verrà fornito counseling psicologico a donne e ragazze che ne abbiano
necessità.
Cinque
mediatrici di ogni centro verranno formate sul concetto di mascolinità positiva
e femminilità assertiva. Costoro poi formeranno sugli stessi temi quattro donne
insegnanti in due scuole primarie (la scuola Salaam e una scuola governativa).
Infine, le quattro insegnanti svolgeranno due giornate educative con 100
studenti di ognuna delle due scuole per valorizzare i concetti di mascolinità
positiva e femminilità assertiva.
3.
Conferenza in Italia
Al
termine del progetto, si terrà una conferenza in Italia con la partecipazione
di due mediatrici del Centro per i Diritti dei Bambini e del Centro per la
Famiglia per presentare un documento sulla visione delle donne palestinesi a
proposito della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza su donne, pace e
sicurezza.
SOSTEGNO di SALAAM AD ALTRE ASSOCIAZIONI PER PROGETTI IN PALESTINA
HUMAN SUPPORTERS ASSOCIATION (HSA) DI NABLUS (www.humansupporters.org) HSA è una Associazione laica palestinese, che sosteniamo da tredici anni, impegnata in progetti (educativi, psicologici, culturali, sportivi) rivolti ai bambini e agli adolescenti della città di Nablus e dei villaggi circostanti. HSA nasce nel 2002, dopo una delle maggiori invasioni israeliane di Nablus, quando un gruppo di giovani paramedici ha pensato ai bambini e agli adolescenti che ogni giorno si trovavano di fronte ad eventi traumatici. Il loro obiettivo era quello di portare un po’ di serenità nella loro vita quotidiana, pur consentendo loro di rivendicare i propri diritti. I principali valori che HSA si propone di promuovere sono: rispetto e tolleranza, parità di genere, solidarietà, promozione dell’identità palestinese e diritti dei minori.
Dall’inizio del nostro sostegno a questa associazione abbiamo sempre finanziato le attività del loro Summer Camp, che era rivolto a un gruppo di 70-100 bambini/e tra gli 8 e i 13 anni del territorio di Nablus, appartenenti alle tre religioni (musulmana, cristiana e samaritana). Anche quest’anno gli educatori del HSA (insieme ai volontari) hanno organizzato il Summer Camp, finanziato da Salaam. La 15° edizione del “Living Together” si è svolta dal 11/6/2023 al 26/6/23 nella struttura del HSA, ha coinvolto 60 bambini/ragazzi (37 femmine) tra gli 8 e i 13 anni.
Attività - Ogni giorno divisi in 3 gruppi in base all'età, ruotavano nelle varie attività: artigianato, danza, giochi di gruppo, disegno, cinema, musica, etc. Inoltre, sono state organizzate : visite sul territorio (città vecchia e parco pubblico), una giornata di attività di giochi con l'acqua e una giornata in piscina.
Dal report finale risulta che bambine/i si sono molto divertiti anche quest'anno, sono stati stimolati, motivati ed hanno acquisito muove competenze; le famiglie sono state molto soddisfatte. Gli aspetti negativi sono stati che la sede del Summer Camp era scarsamente adeguata, ma non hanno avuto la possibilità di utilizzare la scuola come altri anni; Inoltre hanno avuto maggiori richieste rispetto alla disponibilità, per cui purtroppo hanno dovuto rifiutare le iscrizioni di alcune/i bimbe/i.
(CONTRIBUTO DI SALAAM - 3.000 Euro, che ha coperto tutti i costi del Summer Camp).
YOUTH CULTURAL FORUM è una piccola associazione di giovani volontari/e palestinesi, impegnata specialmente in progetti di emergenza, per alleviare le difficili condizioni di vita della popolazione della striscia di Gaza, provata da quattro pesanti invasioni israeliane nell’ultimo decennio. Salaam la sostiene da nove/dieci anni, con contributi economici per alcuni dei loro progetti ed iniziative.
Nel
2022 abbiamo sostenuto i seguenti loro progetti: 1) progetto “Winter fashion for kids”
(donazione di abbigliamento invernale per i bambini) a febbraio; 2) progetto “Ramadan Iftar” (consegna alle
famiglie di cibo e giocattoli in occasione della festa del Ramadan) ad aprile; 3) progetto “Sostegno scolastico
bambini/e di Gaza” (consegna di materiale scolastico all’inizio dell’anno
scolastico) a settembre. La
loro attività è rivolta alle famiglie più povere di un quartiere molto
degradato di Gaza City “Tunnel” e del villaggio
Beit Laya, vicino al confine con Israele.
(CONTRIBUTO
DA SALAAM: 2.200 Euro)
PROGETTI PER IL SOSTEGNO ALLA SANITA’ PUBBLICA NELLA STRISCIA DI GAZA DELL’ ASSOCIAZIONE NWRG (New weapons research group onlus), di cui è Presidente la prof.ssa Paola Manduca di Genova, con cui collaboriamo da diversi anni.
Salaam
da oltre 7 anni contribuisce alla realizzazione dei progetti di questa Associazione,
che cerca di sostenere i Servizi Sanitari della striscia di Gaza, sempre più
precari e in difficoltà a causa dell’assedio israeliano, che sempre più attua
un blocco della striscia impedendo da un lato
l’ingresso di farmaci e materiale sanitario e dall’altra l’uscita dei
pazienti (adulti e bambini) più gravi, i
quali necessiterebbero di cure in Cisgiordania o altrove, che quindi muoiono
non avendo ottenuto il permesso di uscire per i trattamenti sanitari
Nel 2022 Salaam ha inviato contributi per la formazione in Italia di un pediatra di Gaza e per un progetto annuale di “identificazione e prevenzione della sepsi neonatale” nella Unità di Cura Intensiva Neonatale; inoltre un contributo in occasione della campagna “Emergenza sanitaria a Gaza”, dopo l’ennesima pesante aggressione israeliana dell’agosto 2022 (invio agli Ospedali di Gaza in particolare di antibiotici e antidolorifici per curare i feriti)
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 3.470 Euro)
PROGETTO DONNE A GAZA E WEST BANK organizzato dall’associazione di Milano Psychologists for Human Rights (PSYHR) con cui collaboriamo da diversi anni.
Si tratta di
un progetto che vorrebbe mettere in collegamento gruppi di donne (sia a
Gaza che a Ramallah ) per una presa di coscienza, consapevolezza della
propria condizione di donne palestinesi, sottoposte
all'occupazione israeliana, ed in particolare al patriarcato che
viene appunto alimentato dal colonialismo israeliano.
Un progetto
che parte "dal basso", dalle donne palestinesi, cioè non vuole
essere un progetto precostituito che arriva dalle associazioni occidentali, dal
femminismo occidentale (si potrebbe parlare di "femminismo palestinese").
Il progetto è appena partito nei mesi scorsi con una prima fase di mappatura
delle realtà di associazioni e gruppi di donne esistenti nei due territori e se
riuscirà ad evolvere saremmo interessati a proseguire nel sostenerlo.
(CONTRIBUTO di SALAAM 500 Euro)
INIZIATIVE di SALAAM IN ITALIA Per fare conoscere la vita, la storia, la cultura, la situazione politica e sociale della popolazione palestinese cerchiamo di divulgare costantemente varia documentazione e di organizzare: eventi pubblici, mostre, cineforum, presentazione libri, manifestazioni, per lo più in collaborazione con altre realtà associative milanesi e in particolare con la Comunità Palestinese di Lombardia e il gruppo del “Giovani Palestinesi d’Italia”, che si sta organizzando anche a Milano negli ultimi due/tre anni
Purtroppo anche quest’anno, come
già nel 2020/21, le iniziative pubbliche sono state ancora in parte ridotte a
causa della pandemia da Covid
L’Assemblea Ordinaria
annuale dei Soci di Salaam si è svolta regolarmente il 21/4/2022, presso la
sede dell’Associazione
Inoltre
il 20/11/2022 abbiamo organizzato un incontro con il prof. Guido Veronese
(presidente della Associazione Psychologist for Human Right) e con gli
interventi da remoto di 3 donne palestinesi (psicologhe e Assistenti Sociali)
da Ramallah e Gaza, per presentare il progetto “donne a Gaza e West Bank”.
L’incontro si è concluso con un gustosa e abbondante Apericena palestinese.
Tra le
altre iniziativa segnaliamo la partecipazione alla campagna “Apartheid in Palestina”, che è stata realizzata con un
“Velabus” che ha girato per una settimana nelle strade di Milano, mostrando
manifesti, fotografie etc relative alla situazione di Apartheid in Palestina.
Il direttivo di Salaam Ragazzi dell’Olivo-Comitato di Milano-Onlus
*************************
ATTIVITA’ DI SALAAM RAGAZZI
DELL’OLIVO-COMITATO DI MILANO
NELL’ANNO
2021
PROGETTO “SHADY” DI AFFIDO A DISTANZA CONTESTUALIZZATO
(COMPLETAMENTE FINANZIATO DA SALAAM: 32.150 EURO, CON LE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDATARI ITALIANI)
E’ il progetto principale di Salaam. Partner locale: associazione educativa palestinese Remedial Education Center, R.E.C., di Jabalia-Gaza.
Il progetto iniziato nel
2001, prosegue da diversi anni con 103 affidi di bambini/e ed adolescenti, residenti
quasi tutti nel campo profughi di Jabalia. Tutte queste famiglie sono in
condizioni di vita molto precarie; in particolare i genitori sono entrambi
disoccupati e il padre è spesso deceduto o invalido o in carcere.
Il bambino/a affidato è
seguito dal REC in quanto presenta disturbi psicologici, difficoltà di apprendimento,
problemi comportamentali; spesso altri fratelli/sorelle hanno problemi simili e
sono pure loro seguiti dal REC. Le
richieste delle famiglie palestinesi per entrare nel progetto di affido sono
molto pressanti, per cui il REC attua un certo ricambio delle famiglie
beneficiarie; pertanto se una famiglia ha avuto un lieve miglioramento
economico (generalmente perché sostenuta da qualche progetto del Ministero o di
una ONG), oppure il bambino/a ha mostrato progressi scolastici, viene talvolta selezionata
un’altra famiglia.
Salaam auspica la comunicazione tra
gli affidatari italiani e il bambino/a affidato (e la sua famiglia); da alcuni
anni il REC ha attivato un sito specifico gestito da loro collaboratori che
favorisce (anche grazie alla traduzione italiano/arabo e viceversa) una
comunicazione più diretta tra i soggetti coinvolti nell’affido.
Come sapete con questo progetto
gli affidatari italiani sostengono economicamente sia direttamente la famiglia
del bambino/a affidato, sia i progetti, le attività del REC rivolte a
centinaia di bambini/e e famiglie che vivono nella parte
settentrionale della striscia di Gaza (visite
domiciliari, rapporti con le scuole, lezioni di recupero scolastico, attività
ludiche, sportive e culturali, sostegno psicologico, servizio di counseling e
incontri formativi per le famiglie, etc..).
Gli affidatari italiani sono
costituiti specialmente da nuclei famigliari, ma anche da una molteplicità di
realtà: gruppi di amici e di colleghi, classi della Scuola Primaria, centri
culturali, associazioni, sezioni locali di partiti politici, comunità
religiose. Negli ultimi anni risulta
sempre più difficile mantenere lo stesso numero (103) di bambini affidati, a
causa del progressivo peggioramento delle condizioni economiche della
popolazione italiana; infatti vari affidatari non hanno potuto, a malincuore,
proseguire il loro affido perché hanno perso il lavoro o comunque si trovano in
una situazione di precarietà economica. Speriamo, con l’aiuto di tutti/e voi,
di potere proseguire questo progetto con la medesima consistenza, sapendo quanto
sia importante e significativa per le bambine, i bambini, le famiglie e gli
operatori del REC la nostra solidarietà economica, umana e politica, così come
per entrambi (italiani e palestinesi) quanto siano un arricchimento personale e
collettivo le relazioni, i confronti, gli scambi socio-culturali.
In questi ultimi tre anni, in cui il
lavoro è stato reso molto più difficile a causa della pandemia COVID, il REC è
riuscito comunque a mantenere i rapporti con tutte le famiglie dei bambini/e in
affido e a trovare modalità alternative e creative per potere proseguire almeno alcune delle attività.
ALTRI PROGETTI DEL R.E.C di Jabalia - Gaza
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 32.150 Euro, PROVENIENTI DALLE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDARI ITALIANI)
Il REC è un’associazione laica
palestinese nata nel 1993 e cresciuta notevolmente nel corso degli anni (grazie
anche al contributo e alla collaborazione con Salaam); organizza attività
diversificate e molteplici progetti rivolti a centinaia di bambini/e, ragazzi/e,
famiglie che vivono nella parte settentrionale della striscia di Gaza, ed ha
assunto un ruolo fondamentale rispetto alla società civile palestinese.
I filoni principali del lavoro del REC
sono:
- Il lavoro di educazione con
bambine/i e i ragazze/i (4-17 anni) marginalizzati che vivono in aree molto
degradate
- La promozione dei diritti dei bambini, in particolare
il diritto all'istruzione attraverso lo
sviluppo delle capacità individuali,
l’istruzione e la sensibilizzazione della comunità.
- Il rispetto dei diritti umani, che comprendono la
responsabilità e l'impegno per lo stato di diritto, la partecipazione e l'inclusione, la giustizia,
l'uguaglianza e la non discriminazione. Il REC, oltre a portare avanti i suoi
progetti, collabora con le scuole governative e dell’UNRWA e con le istituzioni di base del territorio.
AGGIORNAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL REC NELL’ANNO 2021 (report inviato dal dr. Husam Hamdouna, direttore del REC, che
alleghiamo e abbiamo qui riassunto)
· SCUOLA SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO
Durante il
2021 le attività della Scuola si sono focalizzate sull’insegnamento ai bambini
della scuola primaria e della scuola secondaria, per un totale 174 bambini di
entrambi i sessi, di differente condizione sociale, economica e cognitiva adottando
sia il curriculum ufficiale del Ministero dell’Educazione, sia utilizzando
specifiche attività educative della Scuola Salaam, anche con metodi di
insegnamento non convenzionali.
Per esempio utilizzando la narrazione fatta da
un insegnante clown, un approccio che ha fatto risparmiare tempo e sforzo
soprattutto per i bambini con abilità limitate.
Inoltre sono state fatte varie attività focalizzate sui diritti dei
bambini, soprattutto il diritto all’istruzione e contro tutte le
discriminazioni .
Tutte queste
attività hanno lo scopo di aiutare gli studenti a costruire la loro
personalità, la loro salute mentale e migliorare il ruolo della famiglia,
rafforzando il senso di
appartenenza al popolo palestinese, in modo che possano diventare parte attiva
nella società. Inoltre è stata sviluppata
la consapevolezza per quanto riguarda la salute in relazione al Covid19. La scuola è stata considerata un modello per
le altre scuole da parte del Ministero dell’Educazione sia in questo che in
altri campi.
·
ASILO
SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO
Nel
2021 le attività dell’asilo si sono concentrate sulla preparazione dei 99
bambini di entrambi i sessi e di ogni
condizione sociale, economica e cognitiva, per l’iscrizione alla scuola
elementare, tramite le attività
ufficiali e non ufficiali adottate dall’asilo , utilizzando il curriculum del Ministero dell’Educazione, oltre a metodi di insegnamento creativi e non convenzionali,
attività extracurriculari, attività relative ai diritti dei bambini senza
discriminazioni, in modo da aiutare questi bambini a costruire la loro
personalità e aumentare il ruolo della famiglia integrandola nel processo
educativo.
Anche
l’asilo è stato considerato un modello da copiare . Per questo motivo l’asilo è stato selezionato
come rappresentativo del Governatorato del Nord per la realizzazione di un
progetto chiamato “ Potenziamento dell’educazione della prima infanzia nella
Striscia di Gaza” . Il progetto gestito
dal Qattan Center riguarda sei asili nella Striscia di Gaza e è finanziato
dalla Cooperazione Internazionale per un anno, rinnovabile. Forniscono agli asili materiale di
cancelleria, attrezzature e organizzano gite per i bambini.
La
scuola e l’asilo sono stati scelti come una delle 6 istituzioni educative di
cooperazione tra il REC e l’ONG italiana Vento di Terra che sarà finanziata da
OCHA (Coordinamento Affari Umanitari dell’ONU) per 7 mesi.
Le attività comprendono la formazione del personale dell’asilo nel campo
educativo, psicologico, sociale rivolto non solo ai bambini ma anche alle loro
famiglie.
·
CENTRO
DIRITTI DEI BAMBINE/I
Nel
corso del 2021 l’attività del centro si è occupata di 107 bambine/i della
scuola elementare e preparatoria, come parte di un vecchio progetto iniziato
con il Comitato di Milano. Si tratta di
bambini vulnerabili, con difficoltà di apprendimento e che rischiano di essere
espulsi dalla scuola perché appartengono a famiglie emarginate che vivono nel
campo profughi di Jabalia. Queste attività
cercano di fare in modo che questi bambini possano avere dei diritti, in
particolare il diritto all’istruzione, che li aiutino a formare una loro
personalità e migliorare la loro salute mentale. Un altro obiettivo è
rafforzare il ruolo della famiglia nel sostenere i bambini a livello scolastico
e comportamentale, oltre a diffondere la consapevolezza dei suoi diritti legali
con particolare attenzione ai diritti delle donne.
Quest’anno
il Centro si è focalizzato su attività di genere e aiuto psicologico a 25
bambini e bambine.
Il
Centro ha anche realizzato un progetto chiamato “Dalle parole all’azione” in
collaborazione con la ONG italiana CISS, finanziata dal Ministero degli Affari
Esteri. Tale progetto consisteva nella formazione a 20 donne e 20 ragazze (comprese
quelle con disabilità) che hanno subito violenza; una formazione sulle leggi palestinesi e internazionali
riguardanti le donne, compreso la CEDAW
(Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna), la
risoluzione Nr. 1325 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e il Piano Nazionale Palestinese di
applicazione della suddetta risoluzione, in modo da migliorare il ruolo delle
donne nel campo della pace e della sicurezza.
Al
termine del progetto è stata organizzata una cerimonia alla quale hanno
partecipato istituzioni locali e internazionali.
· PROGRAMMA DI INCLUSIONE SCOLASTICA
· Nel corso del 2021 Il programma di inclusione scolastica ha coinvolto, nel Centro Diurno, 33 bambine/i con disabilità motorie e ritardo mentale, per riabilitarli con terapia del linguaggio, sviluppo delle abilità personali e competenze sociali, per poterli inserire in sei scuole pubbliche e nella scuola di Salaam, con il supporto di insegnanti di sostegno. Obiettivo finale è l’integrazione sociale di questi bambini. Altro obiettivo del programma è lo scambio di esperienze tra insegnanti delle scuole governative e insegnanti del REC, che intervengono in queste scuole.
- IL
CENTRO FAMIGLIA
è un progetto avviato nel 2003 e finanziato con risorse
proprie del REC, parte del contributo dal progetto di affido a distanza di
Salaam e apporti da altri soggetti italiani (ong CISS e Vento di Terra, Chiesa
Valdese).
Fornisce consulenze e
supporto in campo psicologico, sociale, sanitario e legale, oltre che sostegno
economico a 157 famiglie particolarmente disagiate.
Il progetto distribuisce
pacchi alimentari e fornisce supporto al soddisfacimento delle necessità di
base (trattamenti sanitari, acquisto di mobili e abiti, manutenzione degli
alloggi, pagamento dell’affitto), oltre che supporto psicologico a donne e bambine/i e assistenza legale alle donne
capofamiglia. Gli operatori del REC effettuano visite alle famiglie per aiutarle
a organizzare il proprio bilancio e superare le difficoltà quotidiane, sulla
base di piani condivisi.
Sono stati poi
effettuati due corsi di formazione in tecniche terapeutiche selettive e terapia
famigliare, frequentati da 20 fra psicologi, assistenti sociali ed educatori
del REC e di partner locali. (in collaborazione con il laboratorio Health
Conflict Psychology; finanziato dalla Chiesa Valdese).
Infine, sono stati
organizzati due corsi di formazione per 60 educatrici di 6 scuole dell’infanzia:
uno di formazione per le formatrici e l’altro sugli interventi post-emergenza.
Per le stesse scuole sono state svolte
numerose attività di intrattenimento per 1400 bambine/i (in cooperazione con
Vento di terra e finanziamento di OCHA).
- SVILUPPO DEI
PROGRAMMI DEL REC
Progetto
iniziato nel 2002 e finanziato da Salaam e dal CISS.
-
Le
attività sono state rivolte alla formazione teorica e pratica di 7 laureati nel
campo dell’istruzione, destinati a far parte dello staff del REC e ad operare
in base ai suoi principi fondamentali.
-
Il
progetto finanzia la maggior parte delle spese amministrative e di sviluppo del
REC, a partire da stipendi, elettricità, acqua, trasporti, fino alla
costruzione del quarto piano dell’edifico della Scuola “Salaam”.
SOSTEGNO di SALAAM AD ALTRE
ASSOCIAZIONI PER PROGETTI IN
PALESTINA
HUMAN SUPPORTERS ASSOCIATION (HSA) DI NABLUS (www.humansupporters.org) HSA è una Associazione laica palestinese, che sosteniamo da tredici anni, impegnata in progetti (educativi, psicologici, culturali, sportivi) rivolti ai bambini e agli adolescenti della città di Nablus e dei villaggi circostanti. HSA nasce nel 2002, dopo una delle maggiori invasioni israeliane di Nablus, quando un gruppo di giovani paramedici ha pensato ai bambini e agli adolescenti che ogni giorno si trovavano di fronte ad eventi traumatici. Il loro obiettivo era quello di portare un po’ di serenità nella loro vita quotidiana, pur consentendo loro di rivendicare i propri diritti. I principali valori che HSA si propone di promuovere sono: rispetto e tolleranza, parità di genere, solidarietà, promozione dell’identità palestinese e diritti dei minori.
Dall’inizio del nostro sostegno a questa associazione
abbiamo sempre finanziato le attività del loro Summer Camp, che era rivolto a
un gruppo di 70-100 bambini/e tra gli 8 e i 13 anni del territorio di Nablus,
appartenenti alle tre religioni (musulmana, cristiana e samaritana).
Quest’anno gli
educatori del HSA sono riusciti a riorganizzare il Summer Camp, che lo scorso
anno era stato sospeso a causa del Coronavirus. La 13° edizione del “Living Together”
si è svolta dal 20/6/21 al 15/7/21, ha coinvolto solo 40 bambini/ragazzi (di
cui 21 femmine) tra gli 8 e i 13 anni e si è svolto con un orario ridotto
(9-12.30).
Attività: Ogni
giorno divisi in 3 gruppi in base all’età, ruotavano nelle varie attività:
artigianato, danza, giochi di gruppo, disegno, pittura, etc.. Inoltre sono
state organizzate: visite sul territorio (città vecchia, Biblioteca, Parco Pubblico..),
una giornata di attività con l’acqua e una giornata di volontariato (pulizie).
Quest’anno il campo
ha comunque risentito della pandemia: infatti si è potuto coinvolgere un minor
numero di bambini, il luogo era poco adatto alle attività (in quanto non è
stato possibile utilizzare l’edificio scolastico come in passato) e alcuni
bimbi erano iperattivi a causa del fatto che non avevano potuto svolgere nessuna
attività durante il Covid. Comunque i bimbi si sono molto divertiti anche
quest’anno, sono stati stimolati, motivati ed hanno acquisito nuove competenze (CONTRIBUTO
DA SALAAM 3.000 Euro, che ha coperto tutti i costi del Summer Camp)
YOUTH CULTURAL FORUM è una piccola associazione di giovani volontari/e palestinesi, impegnata specialmente in progetti di emergenza, per alleviare le difficili condizioni di vita della popolazione della striscia di Gaza, provata da quattro pesanti invasioni israeliane nell’ultimo decennio. Salaam la sostiene da otto anni, con contributi economici per alcuni dei loro progetti ed iniziative.
Nel
2021 abbiamo sostenuto i seguenti loro progetti: 1) progetto “Winter fashion for kids”
(donazione di abbigliamento invernale per i bambini sotto i 10 anni), a febbraio;
2) progetto “Ramadan kareem” (consegna alle famiglie di cibo e giocattoli in
occasione della festa del Ramadan), ad aprile; 3) progetto “Emergenza famiglie
Gaza” (consegna generi di prima necessità e contributi per cure mediche in
occasione della invasione israeliana “Guardiani del muro”) a giugno. La loro attività è rivolta alle famiglie
più povere del quartiere “Tunnel” di Gaza City, molto degradato, e del villaggio
Beit Laya, vicino al confine con Israele.
(CONTRIBUTO
DA SALAAM: 2.200 Euro)
PROGETTI
PER LA SALUTE E PROTEZIONE DELLE MADRI E BAMBINI NELLA STRISCIA DI GAZA DELL’
ASSOCIAZIONE NWRG (New weapons research group onlus), di cui è Presidente la prof.ssa Paola Manduca di Genova,
con cui collaboriamo da diversi anni.
Salaam
da oltre 6 anni contribuisce alla realizzazione dei progetti di questa Associazione,
che cerca di sostenere i Servizi Sanitari della striscia di Gaza, sempre più
precari e in difficoltà a causa dell’assedio israeliano (invio di materiale
sanitario agli ospedali, formazione all’estero per ostetriche e giovani medici
di Gaza, etc).
Inoltre
dal 2011 si è impegnata a redigere un “registro per la sorveglianza delle
nascite”, con il quale è stato possibile riscontrare, in questi anni, un
aumento significativo delle nascite pretermine e sotto peso e di bimbi con malformazioni
alla nascita. Questo peggioramento della salute dei neonati gazawi sarebbe in
relazione alla contaminazione ambientale da metalli pesanti, residui di armi
chimiche (usate dagli israeliani specie negli attacchi del 2012 e 2014), come
risulterebbe dalle ricerche scientifiche che stanno attuando (con analisi
chimiche su mamme e neonati, oltre ad indagini ambientali) da sottoporre alla
comunità scientifica.
Nel
2021 Salaam ha inviato, nell’aprile 2021, un contributo al NWGR, per l’acquisto di un nuovo Ecocardiografo
per l’Ospedale pediatrico Nasser di
Gaza. Ci sono voluti oltre 3 mesi di controlli da parte dell’Autorità
Palestinese a Ramallah, e specialmente di Israele, ma finalmente nell’agosto è arrivato a
destinazione!
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 1.000 Euro)
PROGETTO SULLA SALUTE MENTALE DEI PALESTINESI organizzato dall’associazione italiana Psychologists for Human Rights (PSYHR) con cui collaboriamo da diversi anni.
Le atrocità subite dagli abitanti della striscia di Gaza,
legate a 13 anni di blocco e 4 offensive militari israeliane che hanno ucciso
migliaia di persone, distrutto
infrastrutture e decine di migliaia di
case; i palestinesi in Cisgiordania che
continuano a convivere con attacchi quotidiani da parte dei coloni,
posti di blocco militari, confische di terre per far posto agli insediamenti
israeliani; gli abitanti di Gerusalemme Est che lottano per rimanere a vivere
nelle loro case; i milioni di palestinesi della diaspora che vivono da decenni
come rifugiati, per lo più nei campi profughi. Queste condizioni di vita hanno
certamente avuto un impatto negativo sul benessere psicologico dei Palestinesi,
da decenni sottoposti a violazioni dei diritti umani.
Il PSYHR, in collaborazione con il GCMHP (storico
Centro Salute Mentale di Gaza), sta sviluppando un progetto rivolto agli operatori
palestinesi della Salute Mentale, con il contributo di vari formatori,
specialisti, ricercatori, accademici (palestinesi, italiani e altri internazionali)
. Seminari, formazione, supervisioni, messa in rete, supporto psicologico ai professionisti
della salute mentale, che lavorano quotidianamente sotto stress in aree di
conflitto, per aiutarli a superate le difficoltà emotive legate al lavoro e
scoprire nuove prospettive per il futuro, per dare un imput al cambiamento
nelle pratiche attuali, per evitare il burn out e il trauma secondario.
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 1.700 Euro)
RACCOLTA FONDI “EMERGENZA GAZA”
Nei
giorni 10-21/5/2021 c’è stata un ulteriore terribile operazione militare
israeliana sulla striscia di Gaza
(denominata “Guardiani del muro”) che ha causato tra la popolazione
palestinese: 250 morti (di cui 66 minori e 39
donne) e 1.948 feriti (di cui 610
minori); sono stati distrutte o
pesantemente danneggiate: 53 scuole, 6 ospedali, 11 centri sanitari
territoriali, 50% della rete idrica, decine di fabbriche e varie altre
infrastrutture, 17.000 case (di cui oltre 2.000 completamente rase al suolo), con 77.000
sfollati.
Salaam, come altre Associazioni, ha
cercato subito di attivarsi con una campagna di raccolta fondi, per fare fronte
immediatamente alla emergenza sanitaria (il sistema sanitario di Gaza, che già scontava le conseguenze degli attacchi
precedenti e del blocco, era allo stremo) e successivamente a tutte le
necessità della popolazione e della ricostruzione.
Molti di voi (affidatari, soci, amici di Salaam), ma anche
altre persone hanno risposto velocemente e con generosi contributi. Alcuni di
questi contributi sono stati inviati dai donatori, su nostra indicazione,
direttamente all’Associazione italiana NWRG, che ha provveduto (tramite il
partner inglese Medical Aid for Palestine - MAP) ad intervenire, in tempi
brevi, rispetto alla emergenza sanitaria, acquistando e consegnando agli
Ospedali di Gaza farmaci, ossigeno, strumenti sanitari…
Gli altri contributi pervenuti
direttamente a Salaam sono stati inviati al Youth Cultural Forum (come già
indicato) e una quota maggiore al REC, che lo ha utilizzato per il sostegno
materiale e psico-sociale alle famiglie (dei bambini/e affidati e le altre
bisognose del territorio), le quali hanno
avuto vittime, feriti, distrutte o danneggiate le case, etc..., oltre al
ripristino delle strutture del REC che pure
erano state danneggiate.
(CONTRIBUTO di SALAAM al REC: 4.400
Euro)
SOSTEGNO PER BAMBINA DI GAZA (MOTIVI SANITARI)
Nel 2020 un
amico e socio di Salaam B.F. ci ha segnalato la situazione di una bambina S.A.,
5anni, di Gaza che necessitava di esami e cure mediche, che non potevano essere
eseguite nella striscia di Gaza. Il direttivo di Salaam ha deciso, in via
sperimentale, di intraprendere iniziative per rispondere a questa richiesta che
riguardava un singolo/a bambino/a. Pertanto nell’autunno 2020 Salaam, con la
preziosa collaborazione di B.F., ha promosso una raccolta fondi, che ha
raggiunto la somma di 1.075 Euro. Inoltre B.F. ha preso contatto con l’Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù di Roma che si è reso disponibile ad eseguire,
gratuitamente, la valutazione diagnostica e le eventuali cure necessarie.
Tuttavia ci sono state molte difficoltà per organizzare il trasferimento e specialmente
per ottenere dall’Esercito Israeliano i permessi per fare uscire dalla striscia
di Gaza la bambina e un genitore, come accompagnatore. Pertanto solo
nell’aprile 2021 è stato possibile effettuare il trasferimento in Italia, dove
la bambina ha potuto effettuare le valutazioni necessarie presso l’ospedale
romano, per poi tornare a Gaza nel mese di maggio. Salaam ha contribuito al pagamento
dei voli aerei (Il Cairo-Roma A/R ) e al loro mantenimento a Roma .
(CONTRIBUTO
DA SALAAM 1.775 €)
INIZIATIVE di SALAAM IN ITALIA Per fare conoscere la vita, la storia, la cultura, la situazione politica e sociale della popolazione palestinese cerchiamo di divulgare documentazione e di organizzare: eventi pubblici, mostre, cineforum, presentazione libri, manifestazioni, per lo più in collaborazione con altre realtà associative milanesi e con la Comunità Palestinese di Lombardia. Purtroppo anche quest’anno, come già nel 2020, le iniziative pubbliche sono state molto ridotte a causa della pandemia da Covid
Abbiamo comunque cercato di tenere viva l’attenzione sulla Palestina
promuovendo, con altre Associazioni italiane, varie iniziative da remoto, quali
proiezioni di film di registi palestinesi, spettacoli musicali e culturali, incontri
sulla situazione politica, sanitaria, socio-economica…, con vari relatori
italiani e palestinesi
Anche l’Assemblea Ordinaria
annuale dei Soci di Salaam, del 19 aprile 2021, si è tenuta in modalità
telematica, a causa dell’emergenza per la pandemia da covid-19.
Il direttivo di Salaam Ragazzi dell’Olivo-comitato di Milano-Onlus
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