ATTIVITA’ DI SALAAM RAGAZZI
DELL’OLIVO-COMITATO DI MILANO
NELL’ANNO
2021
PROGETTO “SHADY” DI AFFIDO A DISTANZA CONTESTUALIZZATO
(COMPLETAMENTE FINANZIATO DA SALAAM: 32.150 EURO, CON LE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDATARI ITALIANI)
E’ il progetto principale di Salaam. Partner locale: associazione educativa palestinese Remedial Education Center, R.E.C., di Jabalia-Gaza.
Il progetto iniziato nel
2001, prosegue da diversi anni con 103 affidi di bambini/e ed adolescenti, residenti
quasi tutti nel campo profughi di Jabalia. Tutte queste famiglie sono in
condizioni di vita molto precarie; in particolare i genitori sono entrambi
disoccupati e il padre è spesso deceduto o invalido o in carcere.
Il bambino/a affidato è
seguito dal REC in quanto presenta disturbi psicologici, difficoltà di apprendimento,
problemi comportamentali; spesso altri fratelli/sorelle hanno problemi simili e
sono pure loro seguiti dal REC. Le
richieste delle famiglie palestinesi per entrare nel progetto di affido sono
molto pressanti, per cui il REC attua un certo ricambio delle famiglie
beneficiarie; pertanto se una famiglia ha avuto un lieve miglioramento
economico (generalmente perché sostenuta da qualche progetto del Ministero o di
una ONG), oppure il bambino/a ha mostrato progressi scolastici, viene talvolta selezionata
un’altra famiglia.
Salaam auspica la comunicazione tra
gli affidatari italiani e il bambino/a affidato (e la sua famiglia); da alcuni
anni il REC ha attivato un sito specifico gestito da loro collaboratori che
favorisce (anche grazie alla traduzione italiano/arabo e viceversa) una
comunicazione più diretta tra i soggetti coinvolti nell’affido.
Come sapete con questo progetto
gli affidatari italiani sostengono economicamente sia direttamente la famiglia
del bambino/a affidato, sia i progetti, le attività del REC rivolte a
centinaia di bambini/e e famiglie che vivono nella parte
settentrionale della striscia di Gaza (visite
domiciliari, rapporti con le scuole, lezioni di recupero scolastico, attività
ludiche, sportive e culturali, sostegno psicologico, servizio di counseling e
incontri formativi per le famiglie, etc..).
Gli affidatari italiani sono
costituiti specialmente da nuclei famigliari, ma anche da una molteplicità di
realtà: gruppi di amici e di colleghi, classi della Scuola Primaria, centri
culturali, associazioni, sezioni locali di partiti politici, comunità
religiose. Negli ultimi anni risulta
sempre più difficile mantenere lo stesso numero (103) di bambini affidati, a
causa del progressivo peggioramento delle condizioni economiche della
popolazione italiana; infatti vari affidatari non hanno potuto, a malincuore,
proseguire il loro affido perché hanno perso il lavoro o comunque si trovano in
una situazione di precarietà economica. Speriamo, con l’aiuto di tutti/e voi,
di potere proseguire questo progetto con la medesima consistenza, sapendo quanto
sia importante e significativa per le bambine, i bambini, le famiglie e gli
operatori del REC la nostra solidarietà economica, umana e politica, così come
per entrambi (italiani e palestinesi) quanto siano un arricchimento personale e
collettivo le relazioni, i confronti, gli scambi socio-culturali.
In questi ultimi tre anni, in cui il
lavoro è stato reso molto più difficile a causa della pandemia COVID, il REC è
riuscito comunque a mantenere i rapporti con tutte le famiglie dei bambini/e in
affido e a trovare modalità alternative e creative per potere proseguire almeno alcune delle attività.
ALTRI PROGETTI DEL R.E.C di Jabalia - Gaza
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 32.150 Euro, PROVENIENTI DALLE QUOTE MENSILI DEGLI AFFIDARI ITALIANI)
Il REC è un’associazione laica
palestinese nata nel 1993 e cresciuta notevolmente nel corso degli anni (grazie
anche al contributo e alla collaborazione con Salaam); organizza attività
diversificate e molteplici progetti rivolti a centinaia di bambini/e, ragazzi/e,
famiglie che vivono nella parte settentrionale della striscia di Gaza, ed ha
assunto un ruolo fondamentale rispetto alla società civile palestinese.
I filoni principali del lavoro del REC
sono:
- Il lavoro di educazione con
bambine/i e i ragazze/i (4-17 anni) marginalizzati che vivono in aree molto
degradate
- La promozione dei diritti dei bambini, in particolare
il diritto all'istruzione attraverso lo
sviluppo delle capacità individuali,
l’istruzione e la sensibilizzazione della comunità.
- Il rispetto dei diritti umani, che comprendono la
responsabilità e l'impegno per lo stato di diritto, la partecipazione e l'inclusione, la giustizia,
l'uguaglianza e la non discriminazione. Il REC, oltre a portare avanti i suoi
progetti, collabora con le scuole governative e dell’UNRWA e con le istituzioni di base del territorio.
AGGIORNAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL REC NELL’ANNO 2021 (report inviato dal dr. Husam Hamdouna, direttore del REC, che
alleghiamo e abbiamo qui riassunto)
· SCUOLA SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO
Durante il
2021 le attività della Scuola si sono focalizzate sull’insegnamento ai bambini
della scuola primaria e della scuola secondaria, per un totale 174 bambini di
entrambi i sessi, di differente condizione sociale, economica e cognitiva adottando
sia il curriculum ufficiale del Ministero dell’Educazione, sia utilizzando
specifiche attività educative della Scuola Salaam, anche con metodi di
insegnamento non convenzionali.
Per esempio utilizzando la narrazione fatta da
un insegnante clown, un approccio che ha fatto risparmiare tempo e sforzo
soprattutto per i bambini con abilità limitate.
Inoltre sono state fatte varie attività focalizzate sui diritti dei
bambini, soprattutto il diritto all’istruzione e contro tutte le
discriminazioni .
Tutte queste
attività hanno lo scopo di aiutare gli studenti a costruire la loro
personalità, la loro salute mentale e migliorare il ruolo della famiglia,
rafforzando il senso di
appartenenza al popolo palestinese, in modo che possano diventare parte attiva
nella società. Inoltre è stata sviluppata
la consapevolezza per quanto riguarda la salute in relazione al Covid19. La scuola è stata considerata un modello per
le altre scuole da parte del Ministero dell’Educazione sia in questo che in
altri campi.
·
ASILO
SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO
Nel
2021 le attività dell’asilo si sono concentrate sulla preparazione dei 99
bambini di entrambi i sessi e di ogni
condizione sociale, economica e cognitiva, per l’iscrizione alla scuola
elementare, tramite le attività
ufficiali e non ufficiali adottate dall’asilo , utilizzando il curriculum del Ministero dell’Educazione, oltre a metodi di insegnamento creativi e non convenzionali,
attività extracurriculari, attività relative ai diritti dei bambini senza
discriminazioni, in modo da aiutare questi bambini a costruire la loro
personalità e aumentare il ruolo della famiglia integrandola nel processo
educativo.
Anche
l’asilo è stato considerato un modello da copiare . Per questo motivo l’asilo è stato selezionato
come rappresentativo del Governatorato del Nord per la realizzazione di un
progetto chiamato “ Potenziamento dell’educazione della prima infanzia nella
Striscia di Gaza” . Il progetto gestito
dal Qattan Center riguarda sei asili nella Striscia di Gaza e è finanziato
dalla Cooperazione Internazionale per un anno, rinnovabile. Forniscono agli asili materiale di
cancelleria, attrezzature e organizzano gite per i bambini.
La
scuola e l’asilo sono stati scelti come una delle 6 istituzioni educative di
cooperazione tra il REC e l’ONG italiana Vento di Terra che sarà finanziata da
OCHA (Coordinamento Affari Umanitari dell’ONU) per 7 mesi.
Le attività comprendono la formazione del personale dell’asilo nel campo
educativo, psicologico, sociale rivolto non solo ai bambini ma anche alle loro
famiglie.
·
CENTRO
DIRITTI DEI BAMBINE/I
Nel
corso del 2021 l’attività del centro si è occupata di 107 bambine/i della
scuola elementare e preparatoria, come parte di un vecchio progetto iniziato
con il Comitato di Milano. Si tratta di
bambini vulnerabili, con difficoltà di apprendimento e che rischiano di essere
espulsi dalla scuola perché appartengono a famiglie emarginate che vivono nel
campo profughi di Jabalia. Queste attività
cercano di fare in modo che questi bambini possano avere dei diritti, in
particolare il diritto all’istruzione, che li aiutino a formare una loro
personalità e migliorare la loro salute mentale. Un altro obiettivo è
rafforzare il ruolo della famiglia nel sostenere i bambini a livello scolastico
e comportamentale, oltre a diffondere la consapevolezza dei suoi diritti legali
con particolare attenzione ai diritti delle donne.
Quest’anno
il Centro si è focalizzato su attività di genere e aiuto psicologico a 25
bambini e bambine.
Il
Centro ha anche realizzato un progetto chiamato “Dalle parole all’azione” in
collaborazione con la ONG italiana CISS, finanziata dal Ministero degli Affari
Esteri. Tale progetto consisteva nella formazione a 20 donne e 20 ragazze (comprese
quelle con disabilità) che hanno subito violenza; una formazione sulle leggi palestinesi e internazionali
riguardanti le donne, compreso la CEDAW
(Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna), la
risoluzione Nr. 1325 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e il Piano Nazionale Palestinese di
applicazione della suddetta risoluzione, in modo da migliorare il ruolo delle
donne nel campo della pace e della sicurezza.
Al
termine del progetto è stata organizzata una cerimonia alla quale hanno
partecipato istituzioni locali e internazionali.
· PROGRAMMA DI INCLUSIONE SCOLASTICA
· Nel corso del 2021 Il programma di inclusione scolastica ha coinvolto, nel Centro Diurno, 33 bambine/i con disabilità motorie e ritardo mentale, per riabilitarli con terapia del linguaggio, sviluppo delle abilità personali e competenze sociali, per poterli inserire in sei scuole pubbliche e nella scuola di Salaam, con il supporto di insegnanti di sostegno. Obiettivo finale è l’integrazione sociale di questi bambini. Altro obiettivo del programma è lo scambio di esperienze tra insegnanti delle scuole governative e insegnanti del REC, che intervengono in queste scuole.
- IL
CENTRO FAMIGLIA
è un progetto avviato nel 2003 e finanziato con risorse
proprie del REC, parte del contributo dal progetto di affido a distanza di
Salaam e apporti da altri soggetti italiani (ong CISS e Vento di Terra, Chiesa
Valdese).
Fornisce consulenze e
supporto in campo psicologico, sociale, sanitario e legale, oltre che sostegno
economico a 157 famiglie particolarmente disagiate.
Il progetto distribuisce
pacchi alimentari e fornisce supporto al soddisfacimento delle necessità di
base (trattamenti sanitari, acquisto di mobili e abiti, manutenzione degli
alloggi, pagamento dell’affitto), oltre che supporto psicologico a donne e bambine/i e assistenza legale alle donne
capofamiglia. Gli operatori del REC effettuano visite alle famiglie per aiutarle
a organizzare il proprio bilancio e superare le difficoltà quotidiane, sulla
base di piani condivisi.
Sono stati poi
effettuati due corsi di formazione in tecniche terapeutiche selettive e terapia
famigliare, frequentati da 20 fra psicologi, assistenti sociali ed educatori
del REC e di partner locali. (in collaborazione con il laboratorio Health
Conflict Psychology; finanziato dalla Chiesa Valdese).
Infine, sono stati
organizzati due corsi di formazione per 60 educatrici di 6 scuole dell’infanzia:
uno di formazione per le formatrici e l’altro sugli interventi post-emergenza.
Per le stesse scuole sono state svolte
numerose attività di intrattenimento per 1400 bambine/i (in cooperazione con
Vento di terra e finanziamento di OCHA).
- SVILUPPO DEI
PROGRAMMI DEL REC
Progetto
iniziato nel 2002 e finanziato da Salaam e dal CISS.
-
Le
attività sono state rivolte alla formazione teorica e pratica di 7 laureati nel
campo dell’istruzione, destinati a far parte dello staff del REC e ad operare
in base ai suoi principi fondamentali.
-
Il
progetto finanzia la maggior parte delle spese amministrative e di sviluppo del
REC, a partire da stipendi, elettricità, acqua, trasporti, fino alla
costruzione del quarto piano dell’edifico della Scuola “Salaam”.
SOSTEGNO di SALAAM AD ALTRE
ASSOCIAZIONI PER PROGETTI IN
PALESTINA
HUMAN SUPPORTERS ASSOCIATION (HSA) DI NABLUS (www.humansupporters.org) HSA è una Associazione laica palestinese, che sosteniamo da tredici anni, impegnata in progetti (educativi, psicologici, culturali, sportivi) rivolti ai bambini e agli adolescenti della città di Nablus e dei villaggi circostanti. HSA nasce nel 2002, dopo una delle maggiori invasioni israeliane di Nablus, quando un gruppo di giovani paramedici ha pensato ai bambini e agli adolescenti che ogni giorno si trovavano di fronte ad eventi traumatici. Il loro obiettivo era quello di portare un po’ di serenità nella loro vita quotidiana, pur consentendo loro di rivendicare i propri diritti. I principali valori che HSA si propone di promuovere sono: rispetto e tolleranza, parità di genere, solidarietà, promozione dell’identità palestinese e diritti dei minori.
Dall’inizio del nostro sostegno a questa associazione
abbiamo sempre finanziato le attività del loro Summer Camp, che era rivolto a
un gruppo di 70-100 bambini/e tra gli 8 e i 13 anni del territorio di Nablus,
appartenenti alle tre religioni (musulmana, cristiana e samaritana).
Quest’anno gli
educatori del HSA sono riusciti a riorganizzare il Summer Camp, che lo scorso
anno era stato sospeso a causa del Coronavirus. La 13° edizione del “Living Together”
si è svolta dal 20/6/21 al 15/7/21, ha coinvolto solo 40 bambini/ragazzi (di
cui 21 femmine) tra gli 8 e i 13 anni e si è svolto con un orario ridotto
(9-12.30).
Attività: Ogni
giorno divisi in 3 gruppi in base all’età, ruotavano nelle varie attività:
artigianato, danza, giochi di gruppo, disegno, pittura, etc.. Inoltre sono
state organizzate: visite sul territorio (città vecchia, Biblioteca, Parco Pubblico..),
una giornata di attività con l’acqua e una giornata di volontariato (pulizie).
Quest’anno il campo
ha comunque risentito della pandemia: infatti si è potuto coinvolgere un minor
numero di bambini, il luogo era poco adatto alle attività (in quanto non è
stato possibile utilizzare l’edificio scolastico come in passato) e alcuni
bimbi erano iperattivi a causa del fatto che non avevano potuto svolgere nessuna
attività durante il Covid. Comunque i bimbi si sono molto divertiti anche
quest’anno, sono stati stimolati, motivati ed hanno acquisito nuove competenze (CONTRIBUTO
DA SALAAM 3.000 Euro, che ha coperto tutti i costi del Summer Camp)
YOUTH CULTURAL FORUM è una piccola associazione di giovani volontari/e palestinesi, impegnata specialmente in progetti di emergenza, per alleviare le difficili condizioni di vita della popolazione della striscia di Gaza, provata da quattro pesanti invasioni israeliane nell’ultimo decennio. Salaam la sostiene da otto anni, con contributi economici per alcuni dei loro progetti ed iniziative.
Nel
2021 abbiamo sostenuto i seguenti loro progetti: 1) progetto “Winter fashion for kids”
(donazione di abbigliamento invernale per i bambini sotto i 10 anni), a febbraio;
2) progetto “Ramadan kareem” (consegna alle famiglie di cibo e giocattoli in
occasione della festa del Ramadan), ad aprile; 3) progetto “Emergenza famiglie
Gaza” (consegna generi di prima necessità e contributi per cure mediche in
occasione della invasione israeliana “Guardiani del muro”) a giugno. La loro attività è rivolta alle famiglie
più povere del quartiere “Tunnel” di Gaza City, molto degradato, e del villaggio
Beit Laya, vicino al confine con Israele.
(CONTRIBUTO
DA SALAAM: 2.200 Euro)
PROGETTI
PER LA SALUTE E PROTEZIONE DELLE MADRI E BAMBINI NELLA STRISCIA DI GAZA DELL’
ASSOCIAZIONE NWRG (New weapons research group onlus), di cui è Presidente la prof.ssa Paola Manduca di Genova,
con cui collaboriamo da diversi anni.
Salaam
da oltre 6 anni contribuisce alla realizzazione dei progetti di questa Associazione,
che cerca di sostenere i Servizi Sanitari della striscia di Gaza, sempre più
precari e in difficoltà a causa dell’assedio israeliano (invio di materiale
sanitario agli ospedali, formazione all’estero per ostetriche e giovani medici
di Gaza, etc).
Inoltre
dal 2011 si è impegnata a redigere un “registro per la sorveglianza delle
nascite”, con il quale è stato possibile riscontrare, in questi anni, un
aumento significativo delle nascite pretermine e sotto peso e di bimbi con malformazioni
alla nascita. Questo peggioramento della salute dei neonati gazawi sarebbe in
relazione alla contaminazione ambientale da metalli pesanti, residui di armi
chimiche (usate dagli israeliani specie negli attacchi del 2012 e 2014), come
risulterebbe dalle ricerche scientifiche che stanno attuando (con analisi
chimiche su mamme e neonati, oltre ad indagini ambientali) da sottoporre alla
comunità scientifica.
Nel
2021 Salaam ha inviato, nell’aprile 2021, un contributo al NWGR, per l’acquisto di un nuovo Ecocardiografo
per l’Ospedale pediatrico Nasser di
Gaza. Ci sono voluti oltre 3 mesi di controlli da parte dell’Autorità
Palestinese a Ramallah, e specialmente di Israele, ma finalmente nell’agosto è arrivato a
destinazione!
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 1.000 Euro)
PROGETTO SULLA SALUTE MENTALE DEI PALESTINESI organizzato dall’associazione italiana Psychologists for Human Rights (PSYHR) con cui collaboriamo da diversi anni.
Le atrocità subite dagli abitanti della striscia di Gaza,
legate a 13 anni di blocco e 4 offensive militari israeliane che hanno ucciso
migliaia di persone, distrutto
infrastrutture e decine di migliaia di
case; i palestinesi in Cisgiordania che
continuano a convivere con attacchi quotidiani da parte dei coloni,
posti di blocco militari, confische di terre per far posto agli insediamenti
israeliani; gli abitanti di Gerusalemme Est che lottano per rimanere a vivere
nelle loro case; i milioni di palestinesi della diaspora che vivono da decenni
come rifugiati, per lo più nei campi profughi. Queste condizioni di vita hanno
certamente avuto un impatto negativo sul benessere psicologico dei Palestinesi,
da decenni sottoposti a violazioni dei diritti umani.
Il PSYHR, in collaborazione con il GCMHP (storico
Centro Salute Mentale di Gaza), sta sviluppando un progetto rivolto agli operatori
palestinesi della Salute Mentale, con il contributo di vari formatori,
specialisti, ricercatori, accademici (palestinesi, italiani e altri internazionali)
. Seminari, formazione, supervisioni, messa in rete, supporto psicologico ai professionisti
della salute mentale, che lavorano quotidianamente sotto stress in aree di
conflitto, per aiutarli a superate le difficoltà emotive legate al lavoro e
scoprire nuove prospettive per il futuro, per dare un imput al cambiamento
nelle pratiche attuali, per evitare il burn out e il trauma secondario.
(CONTRIBUTO DA SALAAM: 1.700 Euro)
RACCOLTA FONDI “EMERGENZA GAZA”
Nei
giorni 10-21/5/2021 c’è stata un ulteriore terribile operazione militare
israeliana sulla striscia di Gaza
(denominata “Guardiani del muro”) che ha causato tra la popolazione
palestinese: 250 morti (di cui 66 minori e 39
donne) e 1.948 feriti (di cui 610
minori); sono stati distrutte o
pesantemente danneggiate: 53 scuole, 6 ospedali, 11 centri sanitari
territoriali, 50% della rete idrica, decine di fabbriche e varie altre
infrastrutture, 17.000 case (di cui oltre 2.000 completamente rase al suolo), con 77.000
sfollati.
Salaam, come altre Associazioni, ha
cercato subito di attivarsi con una campagna di raccolta fondi, per fare fronte
immediatamente alla emergenza sanitaria (il sistema sanitario di Gaza, che già scontava le conseguenze degli attacchi
precedenti e del blocco, era allo stremo) e successivamente a tutte le
necessità della popolazione e della ricostruzione.
Molti di voi (affidatari, soci, amici di Salaam), ma anche
altre persone hanno risposto velocemente e con generosi contributi. Alcuni di
questi contributi sono stati inviati dai donatori, su nostra indicazione,
direttamente all’Associazione italiana NWRG, che ha provveduto (tramite il
partner inglese Medical Aid for Palestine - MAP) ad intervenire, in tempi
brevi, rispetto alla emergenza sanitaria, acquistando e consegnando agli
Ospedali di Gaza farmaci, ossigeno, strumenti sanitari…
Gli altri contributi pervenuti
direttamente a Salaam sono stati inviati al Youth Cultural Forum (come già
indicato) e una quota maggiore al REC, che lo ha utilizzato per il sostegno
materiale e psico-sociale alle famiglie (dei bambini/e affidati e le altre
bisognose del territorio), le quali hanno
avuto vittime, feriti, distrutte o danneggiate le case, etc..., oltre al
ripristino delle strutture del REC che pure
erano state danneggiate.
(CONTRIBUTO di SALAAM al REC: 4.400
Euro)
SOSTEGNO PER BAMBINA DI GAZA (MOTIVI SANITARI)
Nel 2020 un
amico e socio di Salaam B.F. ci ha segnalato la situazione di una bambina S.A.,
5anni, di Gaza che necessitava di esami e cure mediche, che non potevano essere
eseguite nella striscia di Gaza. Il direttivo di Salaam ha deciso, in via
sperimentale, di intraprendere iniziative per rispondere a questa richiesta che
riguardava un singolo/a bambino/a. Pertanto nell’autunno 2020 Salaam, con la
preziosa collaborazione di B.F., ha promosso una raccolta fondi, che ha
raggiunto la somma di 1.075 Euro. Inoltre B.F. ha preso contatto con l’Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù di Roma che si è reso disponibile ad eseguire,
gratuitamente, la valutazione diagnostica e le eventuali cure necessarie.
Tuttavia ci sono state molte difficoltà per organizzare il trasferimento e specialmente
per ottenere dall’Esercito Israeliano i permessi per fare uscire dalla striscia
di Gaza la bambina e un genitore, come accompagnatore. Pertanto solo
nell’aprile 2021 è stato possibile effettuare il trasferimento in Italia, dove
la bambina ha potuto effettuare le valutazioni necessarie presso l’ospedale
romano, per poi tornare a Gaza nel mese di maggio. Salaam ha contribuito al pagamento
dei voli aerei (Il Cairo-Roma A/R ) e al loro mantenimento a Roma .
(CONTRIBUTO
DA SALAAM 1.775 €)
INIZIATIVE di SALAAM IN ITALIA Per fare conoscere la vita, la storia, la cultura, la situazione politica e sociale della popolazione palestinese cerchiamo di divulgare documentazione e di organizzare: eventi pubblici, mostre, cineforum, presentazione libri, manifestazioni, per lo più in collaborazione con altre realtà associative milanesi e con la Comunità Palestinese di Lombardia. Purtroppo anche quest’anno, come già nel 2020, le iniziative pubbliche sono state molto ridotte a causa della pandemia da Covid
Abbiamo comunque cercato di tenere viva l’attenzione sulla Palestina
promuovendo, con altre Associazioni italiane, varie iniziative da remoto, quali
proiezioni di film di registi palestinesi, spettacoli musicali e culturali, incontri
sulla situazione politica, sanitaria, socio-economica…, con vari relatori
italiani e palestinesi
Anche l’Assemblea Ordinaria
annuale dei Soci di Salaam, del 19 aprile 2021, si è tenuta in modalità
telematica, a causa dell’emergenza per la pandemia da covid-19.
Il direttivo di Salaam Ragazzi dell’Olivo-comitato di Milano-Onlus
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