Affido contestualizzato e sostegno alle attività del R.E.C.
Progetto "Shady"
"Affido contestualizzato" significa inserire l'affido a distanza
del singolo bambino/a in un progetto che coinvolge una comunità territoriale.
Questo tipo di progetto ci permette di sostenere oltre ad alcune specifiche
famiglie più bisognose, anche una struttura socio-educativa
dell'associazionismo palestinese e di instaurare relazioni, scambi, rapporti.
Il soggetto collettivo palestinese con cui dall’autunno del 2000 stiamo
attuando questo progetto è il Remedial Education Center (R.E.C.):
un'associazione che si occupa di rispondere ai bisogni dei bambini/e che
presentano disagio psichico e difficoltà di apprendimento dovuti alle
condizioni sociali, economiche e familiari in cui sono costretti a vivere e
crescere, a causa dell’occupazione israeliana.
Il REC opera dal 1993 nel nord della Striscia di Gaza, una delle zone più
problematiche dal punto di vista sociale e economico, e gestisce quattro centri
situati nella città e nel campo profughi di Jabalia, frequentati da centinaia
di bambini/e e ragazzi/e.
Il REC opera mediante l’organizzazione di attività didattiche e di recupero
scolastico, sostegno psicologico ai bambini/e e alle loro famiglie, attività
ricreative, educative e culturali (teatro, danza, campi estivi, gite, recupero
patrimonio storico e conoscenza territoriale), per permettere ai bambini di
esprimere le proprie emozioni, sviluppare le proprie capacità e alleviare la
loro sofferenza psichica.
Originariamente il REC si rivolgeva alla fascia di età fra i 6 e i 12 anni.
Successivamente, l’esperienza degli operatori del centro ha suggerito di
coinvolgere anche i ragazzi/e in età adolescenziale, considerando la
complessità e la fragilità di questa fase del percorso di crescita,
specialmente in una realtà dove risulta molto difficile immaginarsi un futuro.
Viene posta molta attenzione alla formazione e aggiornamento di insegnanti
ed educatori degli asili e delle scuole del territorio, per i quali il REC
organizza incontri, stages e corsi di formazione a Gaza e in Italia. Analoghe
iniziative vengono rivolte agli studenti universitari, in collaborazioni con le
Università locali. Il REC, inoltre, svolge attività di sensibilizzazione di
genitori, educatori e adulti in generale sui bisogni, i problemi e i diritti
dei bambini.
Tra i progetti e le attività attuali del REC si segnalano in particolare:
·
Processo di integrazione dei bambini con disabilità psichica e fisica nelle
scuole governative mediante supporto, formazione, supervisione al personale
docente e affiancamento con insegnanti di sostegno del REC
·
Istituzione di una scuola sperimentale intitolata a “Salaam” , avviata nel
2006 con la scuola materna e dal 2008 anche con la scuola primaria. L’obiettivo
è quello di favorire la partecipazione positiva dei bambini alla vita della
comunità locale e internazionale. L’innovativa metodologia di insegnamento
parte dai bisogni dei bambini, considera le differenze e sviluppa le capacità
individuali, promuovendo la cultura della tolleranza, dell’uguaglianza e della
pace per contribuire alla costruzione della società futura.
·
Assistenza sociale ed economica alle famiglie con interventi di emergenza
per necessità alimentari e sanitarie e microcredito.
·
Attività di clowneria e animazione con iniziative nelle strade, ospedali,
scuole, asili e l’utilizzo di due ludobus.
Confermando il suo fondamentale ruolo nella società palestinese, il REC
organizza diverse iniziative politiche, sociali e culturali, coinvolgendo
donne, giovani, scuole e altre realtà associative del territorio, in una
prospettiva di sviluppo della democrazia, della pace e della difesa dei
diritti, in particolare di quelli dei bambini/e e delle donne.
Durante la partecipazione a una manifestazione che chiedeva la fine dei
violenti scontri intrapalestinesi, il 13/06/2007 è stato ucciso Shady Alajla,
un giovane animatore del REC: Salaam ha ritenuto significativo che il progetto
di affido si chiamasse da allora con il suo nome.
Modalità per sostegno a
distanza
·
Gli affidatari italiani (singole persone, famiglie, associazioni, scuole,
gruppi, istituzioni) si impegnano a versare un contributo mensile di 52,00 Euro
per due anni: il 50% verrà consegnato alla famiglia palestinese e il restante
50% al REC.
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Gli affidatari riceveranno una scheda con le informazioni e le foto del
bambino/a e della sua famiglia e dovranno compilare una scheda simile da
inviare alla famiglia palestinese.
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Salaam auspica l’instaurarsi di una corrispondenza tra gli affidatari
italiani e le famiglie palestinesi, rendendosi disponibile per le traduzioni in
arabo e favorendo la comunicazione con Gaza.
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Gli affidatari riceveranno report periodici sull’andamento del progetto
I versamenti relativi agli Affidi possono essere detratti fiscalmente, secondo le normative vigenti sui contributi alle ONLUS; come giustificativi valgono le relative ricevute postali e/o bancarie.
Se siete interessati contattateci tramite e-mail : comitatosalaam@gmail.com