giovedì 8 febbraio 2024

RACCOLTA FONDI

Cari/e  affidatari/e,  amici e amiche di Salaam,


stiamo vivendo con angoscia, rabbia e tristezza quello che sta succedendo nella striscia di Gaza e in tutta la Palestina da oltre 3 mesi e ci pareva importante fare il punto della situazione sul nostro progetto di affido a distanza e su cosa possiamo fare o stiamo facendo per cercare di sostenere fattivamente l’infanzia e la popolazione di Gaza e della Cisgiordania.

Come vi avevamo già scritto il direttore del REC, Husam Hamdouna, è in Italia con un altro collaboratore, dove si sono ritrovati bloccati dopo il 7 ottobre, in quanto si trovavano in Italia per incontrare Salaam e altre Associazioni;  Husam è in contatto con vari operatori del REC nella striscia di Gaza, quasi tutti sfollati da Jabalia in posti diversi, dove, nonostante le drammatiche condizioni in cui vivono,  cercano di portare avanti il loro lavoro di sostegno alle famiglie.

Come ben sappiamo tutte/i voi siete preoccupati per le/i vostre/i bambine/i che avete in affido a distanza e siete in attesa di avere notizie.  

L’1/12/23 il direttore del REC Husam Hamdouna ci ha mandato qualche notizia riguardante 26 bambine/i affidati, grazie a sua moglie Bushra (operatrice del REC, sfollata con la famiglia nel Sud della striscia di Gaza), la quale con grande fatica è riuscita ad avere queste notizie. Questi 26 bambine/i erano ancora tutti vivi. Tutte le famiglie hanno avuto le case danneggiate (chi in modo moderato, chi più pesantemente e chi totalmente distrutta). Solo 2 famiglie sono rimaste nelle loro case (seppure danneggiate), mentre tutte le altre si sono rifugiate in scuole del Nord, oppure del Sud dove si sono spostati. Molti di loro hanno avuto famigliari feriti o uccisi.

Successivamente abbiamo avuto notizie di altri 3 bambini/e e delle loro famiglie: di questi purtroppo una famiglia è stata sterminata mentre gli altri due erano vivi.  Degli altri 74 bambini/e purtroppo non abbiamo notizie.

Certo siamo molto preoccupati e potrebbero essere stati uccisi, ma per ora non abbiamo notizie in merito. Così come alcuni dei 28 bimbi/e che erano vivi a dicembre potrebbero in effetti essere stati successivamente colpiti.

Purtroppo come potete immaginare anche gli operatori del REC con le loro famiglie  sono sotto le bombe, sono sfollati per lo più al sud della striscia di Gaza,  cercano di sopravvivere (senza cibo, acqua, cure sanitarie, elettricità, etc),  hanno avuto famigliari uccisi ( abbiamo appena avuto notizia che è stato ucciso un figlio di Ala, lo  psicologo del REC, un grande nostro amico da 20 anni), per cui, per quanto si siano attivati, sono in grande difficoltà a recuperare le notizie dei bimbi/e affidati/e, le cui famiglie pure sono per lo più rifugiate al sud… chissà dove!

Certamente Salaam continuerà ad esistere e impegnarsi nella solidarietà con il popolo e specie l'infanzia palestinese. E il nostro maggiore impegno sarà certamente rivolto alla striscia di Gaza, dove, quando finalmente finirà questo massacro, le famiglie sopravvissute (quelle affidate e altre) avranno bisogno di tutta la nostra solidarietà. Ora non possiamo sapere come ci organizzeremo, se il progetto di affido a distanza proseguirà nello stesso modo o meno, o se bisognerà costruire progetti di intervento differenti. Lo vedremo in base ai bisogni e in base a come si potrà muoversi in quel territorio che sarà completamento distrutto (dipenderà anche da chi gestirà Gaza...??!)

Ovviamente non sappiamo neppure quale sarà il futuro del REC; per ora naturalmente non lo sanno neppure loro, ma vedrete che anche loro proseguiranno in qualche modo, si riorganizzeranno e noi ci saremo per/con loro! 

Per ora è importante cercare di fare arrivare aiuti a Gaza per l'emergenza e la sopravvivenza della popolazione.  E' vero che subito dal 7/10 sono stati bloccati (per tutte le associazioni, ong, etc) i flussi bancari verso Gaza.  

Nelle prime settimane eravamo comunque riusciti a fare arrivare a Gaza, tramite la Associazione NWRG ONLUS di Paola Manduca, genetista di Genova, con cui collaboriamo da anni, un contributo di 1.000 Euro per acquisto di latte per i neonati e qualche presidio sanitario.

Poi tutto era stato bloccato.

Ma finalmente, da pochi giorni abbiamo trovato il modo (complicato ma funzionante!) per fare arrivare i soldi a Gaza sia ad alcuni operatori del REC, che provvederanno a distribuire aiuti per la sopravvivenza alle famiglie (affidate e non), sia ad altri soggetti/associazioni locali affidabili che pure provvederanno agli aiuti per la popolazione.

Ad oggi siamo riusciti ad inviare 11.000 Euro dalla Raccolta Fondi che abbiamo fatto per l’emergenza a Gaza; siamo sicuri che siano arrivati e siano stati usati per pacchi alimentari, dispositivi per l’igiene intima (pannolini, assorbenti..),  materiali per la costruzione di ripari per le famiglie (anche solo teli di plastica) e attività per aiutare i bambini a sopravvivere in quelle terribili condizioni.

Cercare di fare arrivare farmaci è ancora più complicato, ma proprio oggi abbiamo saputo che la Associazione NWRG ONLUS di Paola Manduca, riuscirebbe ad ordinare farmaci in Egitto e la carovana che si sta avviando dall'Italia li  ritirerebbe a Il Cairo e li porterebbe dentro la striscia di  Gaza, consegnandoli  al Ministero della Salute.  Pertanto abbiamo deciso di destinare altre 3.000 Euro della Raccolta Fondi di Salaam per l’acquisto dei farmaci.

Per quanto riguarda gli affidi come sapete da ottobre l’invio delle quote a Gaza è stato bloccato,  ma negli ultimi giorni siamo riusciti a trovare un canale,   mediante il quale,  a breve,  potremo inviare sia le quote per il trimestre ottobre – dicembre 2023 che quelle per il trimestre gennaio – marzo 2024.

Il REC si è impegnato a cercare tutti/e i/le bambini/e affidati/e e le loro famiglie, a consegnare loro le quote e a rendercene conto; e ci avviseranno di ogni problema dovessero incontrare.

Dovremo avere pazienza perché, come potete immaginare, il loro lavoro sul campo non sarà assolutamente semplice.

Per quanto riguarda il 50% delle quote di competenza del REC  verranno utilizzate per pagare il lavoro degli operatori sul campo, per il rimborso delle spese da loro sostenute e per il supporto di altre famiglie.

 

Salaam prosegue la RACCOLTA FONDI PER “EMERGENZA GAZA”.

IBAN  IT48X0501801600000011047719

Causale: “donazione Emergenza Gaza”.

 

 Il direttivo di Salaam Ragazzi dell’Olivo-Milano-Onlus

Nessun commento:

Posta un commento