mercoledì 10 marzo 2021

Giorgio Forti ci mancherà tantissimo


 Tutte/i noi abbiamo molti bei ricordi di Giorgio, delle sue infinite battaglie, della sua coerenza e determinazione,  della sua enorme esperienza, conoscenza, cultura, preparazione politica  e  saggezza. Ci ha accompagnato in questi ultimi 30 anni con il suo costante impegno, disponibilità e umanità a fianco del popolo palestinese, senza mai dimenticare i suoi bambini di Gaza. Con la nostra  Palestina nel cuore ti salutiamo e abbracciamo affettuosamente Annalucia, Lia e tutta la tua famiglia. 

Mariagiulia, Maria Carla, Adele, Lorena, Teresa,  Anna, Arturo, Giuseppe e tutti/e gli amici di Salaam Ragazzi dell'Olivo-Milano. 

 

Così lo ricorda Paola CANARUTTO sul “Manifesto” del 3 marzo 2021:
GIORGIO FORTI, UN GIUSTO 
 
Ci ha lasciati il 2 marzo 2021 il nostro Giorgio Forti. Lui, che da ragazzo aveva conosciuto le leggi razziali e preso parte alla Resistenza, è stato una colonna del nostro sparuto gruppo di ebrei che si oppongono all’occupazione militare israeliana, fondato da Sveva Haertter nell’autunno del 2000, con le proteste e l’intifada seguite alla ‘passeggiata’ di Sharon sulla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme.
 
Nel tentativo di render palese che non tutti gli ebrei sostengono le politiche di Israele, aveva organizzato ed era stato il principale oratore a diverse conferenze e a partecipatissimi incontri nelle scuole. Aveva anche contribuito fattivamente a mettere in piedi convegni con quei pochi israeliani che si oppongono all’occupazione: i refuseniks, ragazzi che rifiutano il servizio militare, l’antropologo Jeff Halper, il militante pacifista Michel Warschawski, Gideon Levy e Amira Hass, giornalisti coraggiosi.
 
Ci aveva aiutato a prendere posizione per il Bds (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni). Aveva preso parte agli incontri e teneva i contatti con l’Anpi, l’ong Vento di Terra e con European Jews for a Just Peace, di cui Rete-Eco è parte; scriveva loro regolarmente, l’ultima volta solo un mese fa.
Soprattutto, aveva fatto crescere germogli di sostegno attivo ai palestinesi, per cercare di frenarne la cacciata: in Cisgiordania, un ambulatorio materno-infantile e la Scuola di Gomme, minacciata di demolizione; a Gaza, una scuola laica dalla materna alle medie, il Remedial Education Center (Rec), in cui bambini e bambine andavano a lezione insieme. Grazie a lui, il Rec aveva ottenuto il Premio Feltrinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei per un’impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario.
 
Negli ultimi anni, Giorgio aveva guidato Rete-Eco nel sostenere l’Union Juive Française pour la Paix, con il cui aiuto nella Striscia di Gaza è stata costruita una torre idrica e funziona un vivaio. «Il ricordo del giusto sia una benedizione», dice la tradizione ebraica, e Giorgio era un Giusto. Ma oggi siamo tutti più soli.
 
Paola Canarutto (Rete degli Ebrei contro l’Occupazione

 

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