sabato 26 ottobre 2024

ALTRE ATTIVITA' DI SALAAM

PROGETTO di “AFFIDO A DISTANZA CONTESTUALIZZATO”, che interesseranno specialmente gli affidatari.

Dopo i primi tre mesi in cui eravamo tutte/i molto angosciati perchè non sapevamo nulla dei nostri 103 bambine/i (come saprete tutte/i vivevano nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza), nei mesi succressivi sono progressivamente arrivate notizie di tutti/e bambini/e e delle loro famiglie, grazie all’impegno straordinario e coraggioso delle operatrici del REC. Man mano che ci arrivavano informazioni abbiamo subito provveduto ad inviare ad ognuno degli affidatari italiani le notizie del loro bambino/a. 

Due bambine (Reem e Gana) sono state uccise insieme alla maggior parte delle loro due famiglie, mentre gli altri 101 bambine/i risultano attualmente tutte/i vive/i, seppure qualche bambina/o sia stato ferito e molti abbiano avuto uno o più famigliari uccisi o feriti. Inoltre, tutte le famiglie hanno avuto le case danneggiate o completamente distrutte e quindi  hanno dovuto sfollare dalle loro case; nel corso di questi  mesi le famiglie, come tutta la popolazione di Gaza, hanno dovuto spostarsi più volte, cercando ogni volta un nuovo aloggio di fortuna (nelle scuole, negli ospedali,nelle tendopoli, nelle case mezze distrutte, ma  spesso anche per la  strada) nella vana speranza che potesse essere un posto "sicuro".., ma come ben sapete NON c'è nessun luogo sicuro in tutta la striscia di Gaza, dalla quale per altro è quasi impossibile potere uscire (neppure per la maggior parte dei malati e feriti) .

Dal febbraio  2024, quando siamo riusciti a trovare il il modo per far prevenire i contributi economici a Gaza, le operatrici del REC hanno provveduto a consegnare a tutte le 103 famiglie ( per le due bimbe uccise l'affido continua con due sorelle sopravvissute) le quote degli affidi relativi al trimestre ottobre-dicembre 2023 e nei mesi successivi, sepure con ritardo, sono sempre  state  consegnate trimestralmente le quote , ogni volta rintraccioando con grande fatica le famiglie nei vari luoghi dove erano costrette a spostarsi. Proprio in quesi giorni le operatrici del REC dovrebbero consegnare le quote del trimestre scorso, tuttavia, per ora, forse questo non sarà possibile per le famiglie che sono rimastre a vivere nella zona di  Jabalia, che come sapete da oltre una settimana è assediata dall'esercito israeliano.

Questi contributi economici possono permettere alle famiglie di cercare di acquistare qualche cibo o altro genere di prima necessità (i prezzi dei pochi alimenti disponibili sono alle stelle), ma anche dimostrare la nostra/vostra vicinanza e solidarietà, in questa drammatica situazione in cui cercano di sopravvivere, di resistere.

 

CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI DELLA CIGIORDANIA

La nostra e vostra attenzione, preoccupazione e impegno sono polarizzati giustamente sulla striscia di Gaza dove si sta compiendo un genocidio, sotto gli occhi indifferenti, se non complici, dei governi europei e di gran parte del mondo. Tuttavia anche in Cisgiordania (West Bank) la situazione è sempre più pesante da ancora prima del 7 ottobre. In molte città palestinesi l’esercito israeliano compie sempre più frequenti incursioni, durante le quali: distrugge case, strade, centri sanitari e infrastrutture, uccide, ferisce e arresta centinaia di giovani (ma non solo) palestinesi. I coloni attaccano i villaggi e i contadini. Inoltre vi è una pesante crisi economica dovuta al blocco del libero commercio delle merci e specie alla notevole crescita della disoccupazione, in quanto i lavoratori palestinesi che lavoravano in Israele, non hanno più i permessi per andarci.  

Pertanto il direttivo di Salaam ha deciso di inviare contributi (provenienti da altre donazioni che abbiamo ricevuto in  questi mesi) anche a queste due Associazioni della Cisgiordania, 

 - HSA ( Human Supporter Association) di Nablus, una Associazione laica palestinese, che Salaam sostiene da 15 anni, impegnata in progetti (educativi, psicologici, culturali, sportivi) rivolti a bambini/e e adolescenti (1.500 Euro);

JCSS (Jenin Charitable Society for the Sinceres) una Associazione di Jenin, che ci è stata segnalata recentemente da rappresentanti della Comunità Palestinese di Lombardia. Si occupa di sostenere le famiglie più fragili e povere del territorio (1.500 Euro).

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