martedì 18 maggio 2021

NOTIZIE DA GAZA

Care/i amiche e amici i Salaam,

stiamo seguendo con molta preoccupazione  quanto sta succedendo in tutta la Palestina, di cui certamente siete tutte/i a conoscenza.

In particolare siamo molto angosciati per i nostri amici del REC , i 103 bambini/e affidati, le loro famigli e tutta la popolazione di Gaza, sottoposta , ancora una volta, ai tremendi e devastanti bombardamenti da parte dell’esercito  israeliano.

Cerchiamo di stare in contatto (quando si riesce..) con il direttore e altri operatori del REC i quali ci hanno detto che per ora loro e le loro famiglie stanno “bene”, cioè sono salvi; purtroppo non possono allontanarsi da casa per andare a visitare le famiglie dei bambini affidati, per cui , al momento, non possiamo avere loro notizie.

I racconti dei nostri amici del REC sono tremende; le zone maggiormente bombardate, oltre a Gaza City, sono proprio quelle a Nord della striscia (vicino al confine con Israele), dove si trovano loro e i nostri bambini affidati (nel campo profughi di Jabalia e nei villaggi circostanti). I bambini sono spaventatissimi e non sanno più come gestirli; dormono a terra vicino ai muri o sul terrazzo d’uscita della casa, oppure escono in strada, ma non sanno mai cosa sia meglio fare…non c’è nessun posto sicuro dove andare, dove fuggire. Ci salutano, ogni volta, non sapendo se domani saranno ancora vivi.

Dopo che ieri era stata distrutta la torre dei media (un palazzo di 12 piani sede di Al Jazeera e di altre emittenti palestinesi e straniere) e il numero delle vittime nella striscia di Gaza erano già oltre 120 (di cui 31 bambini), stamattina ci sono arrivate altre tragiche notizie.

Stanotte hanno bombardato (distruggendola completamente)  la strada principale  che conduce all’ingresso principale dell’Ospedale di Al Shifa, ieri avevano già distrutto l’ingresso laterale,  per cui ora le autoambulanze non possono raggiungere l’Ospedale; i soccorritori camminano sulle macerie per alcune centinaia di metri per trasportare i feriti; anche le scorte per l’Ospedale devono essere trasportate manualmente. Ora l’ospedale è pieno di feriti; i pazienti COVID devono essere spostati altrove per fare posto ai feriti.

L’Ospedale Shifa è l’unico di Gaza attrezzato per le emergenze (come personale,  strumenti e spazio); nei giorni scorsi ha ricevuto oltre 1.100 feriti e sta già lottando per farcela; non ci sono altre strutture in grado di fare fronte a questa quantità di feriti in tutta la striscia di Gaza.

Nell’attacco di stanotte sono state uccise almeno altre 33 persone (di cui 12 donne e 8 bambini) , ma alle ore 13 stavano ancora dissotterrano le vittime. Tra le vittime ci sono due medici psichiatri dr.Ayman Abu Alauf e dr.Moian Al Aloul  (uno di loro con la moglie e i 5 figli) che lavoravano all’Ospedale Shifa.

Ci è arrivato ora l'aggiornamento, ad oggi, riguardo le vittime nella striscia di Gaza: 188 morti (di cui 52 bambini), 1.300 feriti,  23.000 senzatetto e sfollati. 

Vi daremo altre notizie quando le avremo.

Nel frattempo vi continueremo ad inviare documenti e articoli per fornirvi una informazione corretta, considerando come non lo stiano  facendo  la maggior parte dei mass media italiani.

il direttivo di Salaam Ragazzi dell'Olivo-Milano

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